La tappa tatarstana del Rostelecom Grand Prix di Russia doveva essere il palcoscenico ideale per un trionfale esordio stagionale della grande Kamila Valieva, di gran lunga la sportiva più famosa di Russia, essendo anche Kazan, città ospitante la gara, quella natale della campionessa. Purtroppo le attese sono andate tradite, poiché dopo uno short program eccezionale, la giovane atleta è incorsa in un libero particolarmente difficile che le ha addirittura negato il podio.

Apparsa da subito in buone condizioni di forma, molto cresciuta fisicamente, la diciassettenne allieva di Eteri Tutberidze ha letteralmente incantato il pubblico nel suo short program, in cui, fasciata in un elegantissimo costume rosso, sulle note di “I See Red”, eseguiva benissimo i suoi salti, ovvero il doppio axel, il triplo flip e la combinazione triplo lutz-triplo toeloop, guadagnandosi un punteggio che, meritatamente, oltrepassava la soglia degli 80 punti e la proiettava al vertice della classifica.

Nel libero purtroppo esordiva negativamente. cadendo nel quadruplo toeloop, apparso nel warm-up molto sicuro: l’errore probabilmente la destabilizzava mentalmente poiché dopo una positiva sequenza di salti triplo flip-doppio axel, più avanti nel programma ne eseguiva una seconda, triplo lutz-triplo toeloop-doppio axel, cosa vietata dal regolamento. In tal senso le veniva conteggiato solamente il triplo lutz iniziale, così che nell’insieme andava a perdere una decina di punti in relazione ai due salti non riconosciutigli. Probabilmente in confusione andava poi a cadere nella sequenza coreografica, pregiudicando completamente la sua classifica, visto che alla fine si attestava in quarta posizione.

A vincere era la splendida Sofya Muravyova, diciasettenne dalle bellissime linee, allieva del grande Yevgeniy Plyushenko: relativamente poco conosciuta fuori dalla Russia, anche se prima nel 2020 nella tappa austriaca del Grand Prix Junior, pur non rischiando il triplo axel e il quadruplo toeloop, salti che padroneggia, optando dunque per una tattica più conservativa, era perfetta nei suoi programmi, andando a cogliere la vittoria davanti ad Alina Gorbachova e a Darya Sadkova, incorse in errori nei loro quadrupli.

Nella gara delle coppie Anastasiya Mishina/Aleksandr Gallyamov hanno vinto in modo molto autorevole, eliminando le imprecisioni che avevano contraddistinto il loro esordio nella tappa di Omsk: alle loro spalle si è classificata una giovane coppia all’esordio stagionale, quella formata da Yekaterina Chikmaryova e Matvey Yanchenkov, esponenti della scuola di Perm, capaci di precedere di soli tredici centesimi di punto i sempre più convincenti compagni di allenamento Yelizaveta Osokina/Artyom Gritsayenko, in una gara in cui ben quattro coppie hanno varcato la soglia dei duecento punti e sei quella dei 190.

La gara maschile è stata di ottima qualità e non è stata priva di sorprese, dal momento che ad imporsi è stato Vladislav Dikidzhi, diciannovenne di San Pietroburgo, allievo al mitico Yubileinyi di Oleg Tataurov: già secondo nel corto con tanto di quadruplo salchow e combinazione quadruplo toeloop-triplo toeloop, nel libero aggiungeva un terzo quadruplo, il lutz, a due quadrupli salchow, il primo dei quali abbinato a un triplo toeloop, così da staccare in modo netto il campione russo Yevgeniy Semenenko, primo nel corto ma caduto nel libero sul quadruplo toeloop della combinazione. Dikidzhi, mamma russa e papà bulgaro di etnia turca, si propone come un pattinatore che, al rientro dei russi in ambito internazionale, potrà emergere ai massimi livelli.

Nelle gare juniores, tutte di livello “stratosferico” per la categoria, segnaliamo la vittoria tra le ragazze di Margarita Basylyuk, classe 2011, scuola Tutberidze, che nel libero ha proposto il triplo axel, un quadruplo toeloop, la sequenza quadruplo salchow-doppio axel e la combinazione quadruplo toeloop-euler-triplo salchow, raggiungendo un punteggio parziale di 158.70, assolutamente irraggiungibile per qualsiasi pattinatrice protagonista del Grand Prix ISU, Sakamoto compresa.

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Nella foto Kamila Valieva (RUS)

foto di Raniero Corbelletti

Nella foto Vladislav Dikidzhi (RUS)

Categorie: Ghiaccio