In quella che si può considerare la culla del pattinaggio di coppia a rotelle, non solo italiana, ma anche mondiale, l’Italia non poteva mancare l’appuntamento con il titolo iridato, un titolo peraltro corredato dall’ormai tradizionale occupazione di ogni gradino del podio. È infatti dai Mondiali di Reus 2014, allorchè i francesi Marine Portet/Nathanael Fouloy vinsero il bronzo, in scia alle coppie azzurre Lago/Garelli e Vico/Laurenzi, che i nostri rappresentanti monopolizzano i podi mondiali della specialità, infliggendo alle coppie straniere distacchi abissali in termini di punti.

La lotta per il titolo è stata davvero splendida, poiché mai come quest’anno la gara è apparsa incerta in merito al suo esito. I campioni europei ed italiani in carica Micol Mills e Tommaso Cortini erano più che mai decisi a fare lo sgambetto ai campioni mondiali uscenti, nonché compagni di allenamento, Alice Esposito e Federico Rossi, che dopo il successo al tradizionale Trofeo Barbieri della scorsa primavera, erano stati costretti a rimanere al palo a causa di un infortunio al piede di Alice.

Ebbene Micol e Tommaso possono davvero recriminare molto in merito al loro short program, concluso al secondo posto, a soli cinque centesimi dalla coppia rivale: Micol infatti cadeva sul doppio axel in parallelo, perdendo così punti preziosi, destinati diversamente a fare la differenza. La coppia riminese di Cristina Pelli e Patrick Venerucci, su note ispirate al tema di Lord Byron, eseguiva nell’occasione uno splendido triplo loop lanciato, riuscendo in tal modo a contenere il distacco dai diretti rivali. Nel libero, proposto su brani di Power-Haus, ma soprattutto con una coreografia del grande Sandro Guerra, due volte vicecampione mondiale nel 1989 e nel 1991, Micol e Tommaso eseguivano uno splendido programma, forte di un ottimo triplo loop lanciato, di un doppio axel in parallelo e di una combinazione doppio loop-doppio toeloop-doppio toeloop, commettendo solo un’imprecisione sull’arrivo del triplo flip lanciato, allorchè Micol completava il salto leggermente su due piedi. I riminesi confermavano dunque l’argento dell’anno passato, dopo che nel 2022 erano saliti per la prima volta sul podio con una medaglia di bronzo, ipotecando, dall’alto di un bagaglio tecnico eccellente, i vertici futuri della specialità.

Esposito/Rossi hanno preso il comando nel loro short, articolato sul brano del rapper statunitense NF “Hope”: rispetto ai rivali, i campioni del mondo sceglievano di non rischiare nel salto in singolo, proponendo un doppio loop, peraltro non bellissimo nell’esecuzione da parte di entrambi; d’altra parte erano splendidi sia nel triplo loop lanciato, sia nella trottola in parallelo. Nel libero non erano esenti da imprecisioni, ma grazie a una originalissima coreografia sulle note di due brani di Vasco Rossi, “Albachiara” e “Un Senso”, facevano la differenza nelle componenti del programma, alla luce di un contenuto tecnico comunque di poco migliore di quello dei rivali: dopo un doppio loop in parallelo e un triplo loop positivamente realizzati, Alice arrivava su due piedi nel triplo flip lanciato e, sia nella combinazione doppio loop-doppio toeloop-doppio toeloop, sia nella trottola in parallelo, la coppia evidenziava problemi di sincronia nell’esecuzione degli elementi. Una bellissima spirale della morte di livello quattro e la sequenza di passi di livello tre, decretavano il loro successo, giunto a coronare una splendida carriera, che a livello mondiale, li ha anche visti per tre volte guadagnando la medaglia d’argento.

A margine delle gare i due azzurri hanno annunciato il ritiro dalle competizioni, lasciando tuttavia intendere la possibilità in futuro di sviluppare altri progetti relativi al pattinaggio.

Il bronzo è stato appannaggio, senza alcun patema, di Caterina Locuratolo e Jacopo Russo, coppia che oltre a quello del duo Pelli/Venerucci, si avvale anche del supporto tecnico della grande allenatrice bolognese Maria Rita Zenobi. Terzi in entrambi i segmenti di gara, Caterina e Jacopo hanno ben impressionato già nel corto, pattinato sulle note del famoso brano di Francesco De Gregori “La Donna Cannone”, allorchè dopo un doppio loop in parallelo eseguivano un triplo loop lanciato positivo, sia pur di fronte a un arrivo incerto di Caterina, e una spirale della morte di livello quattro.

Nel libero, articolato su musiche tratte dalla colonna sonora della serie televisiva “Bridgerton”, avevano problemi sull’arrivo di entrambi i lanciati, triplo loop e triplo flip, e soprattutto sbaglivano il sollevamento finale. L’errore non pregiudicava la loro medaglia, poiché le coppie straniere risultavano di livello nettamente inferiore. Tra queste emergeva quella americana formata da Susanna Spatz/Michael Slowey, binomio allenato a Brunswick, nell’Ohio, da Amber Burgess: settimi nel 2022 a Buenos Aires e sesti a Ibagué lo scorso anno, gli americani progredivano sino al quarto posto finale, facendo slittare di una posizione dopo lo short gli argentini Milena Azzara/Esteban Alvarez, già quarti lo scorso anno.

Nella foto Alice Esposito/Federico Rossi (ITA)

Foto di Raniero Corbeletti

Nella foto Micol Mills/Tommaso Cortini (ITA)

Foto di Raniero Corbeletti

Nella foto Caterina Locuratolo/Jacopo Russo (ITA)

Foto di Raniero Corbeletti