Solo quarto ai campionati nazionali spagnoli di Figueres, e dunque escluso dalle convocazioni per i Mondiali di Pechino, Lucas Yanez si è rifatto della delusione patita, aggiudicandosi il titolo europeo con grande autorevolezza. L’atleta galiziano, bronzo ai Mondiali di Rimini dell’anno passato, ha preceduto il vicecampione del mondo Diogo Craveiro, alla prima uscita internazionale della stagione dopo la vittoria ai campionati nazionali, e il connazionale Arnau Perez, campione mondiale junior nel 2023, in una gara dove gli italiani hanno purtroppo svolto un ruolo da comprimari, decisamente non consono alla grande tradizione del pattinaggio maschile italiano.

Eppure nello short program la prova di Danilo Gelao era stata, per esempio, complessivamente positiva poiché, nonostante una caduta nel triplo loop leggermente incompleto nella sua rotazione, l’azzurro si era inserito al terzo posto con un vantaggio di dieci punti sul fortissimo Perez. Sulle note del brano di Andrea Bocelli “Io Ci Sarò”, il barese completava molto bene la combinazione triplo flip-triplo toeloop-loop-doppio loop e il doppio axel, giustificando dunque il suo terzo posto parziale. Nel libero Gelao, pattinando su musiche riecheggianti sonorità orientali, cadeva purtroppo in tre occasioni, su un triplo flip singolo, su un triplo loop incompleto di rotazione e in doppio axel poi degradato, vanificando dunque ogni possibilità di medaglia.

Molto atteso alla vigilia era Alex Chimetto, che tuttavia commetteva due gravi errori nella combinazione iniziale, allorchè dapprima eseguiva solo doppio il previsto tripLo flip iniziale ma soprattutto cadeva poi nel triplo toeloop finale. Il veneto chiudeva il primo segmento di gara desolatamente in ultima posizione, piazzamento dal quale risaliva sino al sesto posto finale, grazie al quinto libero.

Bene nel corto aveva invece fatto Daniele Ricci, quarto davanti allo stesso Perez: nel libero, su musiche tratte dal Cirque du Soleil e su un brano di Stephen J. Anderson, incorreva tuttavia in varie imprecisioni, poiché dopo una bella combinazione triplo toeloop-loop-triplo toeloop, completava su due piedi il triplo loop, eseguendo in modo incerto la successiva trottola combinata e la sequenza di passi, quest’ultima giudicata di livello base. Daniele, palesemente affaticato, chiudeva comunque il suo programma con un triplo lutz e un triplo flip, non sufficienti ad evitargli una pesante “scivolata” al settimo posto finale.

Nella foto Arnau Perez (ESP)

Foto di Raniero Corbelletti

Arnau Perez comprometteva un possibile titolo europeo nel suo programma corto, allorchè non eseguendo uno dei tre elementi di salto previsti, nel dettaglio il triplo lutz iniziale, finiva con l’accumulare un distacco di ben quattordici punti dal vertice della classifica. Facendo leva su una bellissima coreografia incentrata sulle note della compositrice australiana Chloé Charody, il catalano tentava la rimonta, proponendo un’ottima combinazione triplo flip-loop-triplo loop, un triplo lutz, la sequenza di passi di livello tre e una seconda combinazione doppio axel-euler-triplo salchow. Purtroppo però toccava con la mano la pista nel triplo lutz eseguito in combinazione con il triplo toeloop e cadeva malamente nel triplo flip. Perez agguantava tuttavia la medaglia di bronzo, staccando nettamente il connazionale Alex Medina, rimandando una possibilie rivincita ai prossimi mondiali.

Nella foto Diogo Craveiro (POR)

Foto di Raniero Corbelletti

Diogo Craveiro è stato molto generoso nel suo short program sulle note della cover dei Kiss “I Was Made for Lovin You” nella versione del musicista inglese Yungblud, allorchè unico in competizione andava a tentare, purtroppo cadendo, il triplo axel. La successiva combinazione triplo lutz-triplo toeloop-loop-doppio loop e un ottimo triplo lutz gli garantivano una posizione, la seconda, che manteneva nel suo nuovo libero, sulla versione che il cantante-attore canadese Joey Niceforo ha proposto della cover degli Abba “Winner Takes It All”: rinunciando al triplo axel, Diogo era artefice di un programma forte di tre combinazioni, triplo flip-loop-triplo loop, triplo lutz-triplo toeloop e triplo loop-triplo toeloop, oltre che di una sequenza di passi di livello tre. Fatale per una possibile vittoria risultava un doppio axel eseguito singolo, con un’emorragia di punti conseguente, tale da impedirgli il sorpasso a Lucas Yanez.

Nella foto Lucas Yanez (ESP)

Foto di Raniero Corbelletti

Il galiziano, contrariamente al solito era molto lucido nei suoi programmi, il corto su musiche gitane spagnole, il lungo su un mix di brani molto variegato, tra i quali “What a Wonderful World”, brano di Louis Armstrong proposto nella versione dei 2WEI, e “Hovern’ Engan” di Armand Amar. Nel primo segmento di gara Yanez era diversamente da Craveiro molto conservativo, evitando rischi come quello di un triplo axel. Con gli stessi elementi del portoghese, ma con un pulito doppio axel, Lucas guadagnava tre punti di margine, che riusciva leggermente a incrementare in un libero esente da errori, con le combinazioni triplo loop-triplo toeloop, triplo flip-loop-triplo loop e triplo flip-triplo toeloop, il doppio axel, il triplo lutz e il triplo flip. Meritato dunque il suo successo, colto con rimpianto, pensando al malaugurato quarto posto dei Nazionali spagnoli, dove il podio e la convocazione mondiale sono rimasti distanti meno di un punto.