Pur in assenza delle sue migliori coppie, approfittando anche della rinuncia a gareggiare, forse definitiva, dei fratelli Walgode, in quel di Ponte di Legno l’Italia ha riconquistato lo scettro di potenza guida della danza europea, grazie al successo per niente scontato di Chiara De Luca e Mattia Qualizza, coppia di nuova formazione.

Chiara e Mattia erano infatti reduci da altre partnership e in particolare Mattia, in coppia con Rachele Campagnol, era stato medaglia di bronzo ai Mondiali di Asuncion 2021e oro europeo, sempre nel 2021, a Riccione: rimontando dal secondo posto nella style dance, i due azzurri hanno costruito la loro vittoria grazie all’alta qualità complessiva del loro pattinaggio, grazie alla quale hanno sopperito a imprecisioni tecniche emerse nei loro programmi.

La gara è stata in generale di buon livello, anche se non sono mancate perplessità in merito ad alcune situazioni verificatesi in competizione, a partire dalla style dance, quest’anno basata sul tema di musiche folk: ebbene, alcune scelte musicali operate da alcuni danzatori, e dunque dai loro coreografi, sono sembrate quanto meno azzardate, se non al limite dei regolamenti. È così, per esempio, che si sono viste le “Danze Polovesiane”, tratte dall’opera lirica “Il Principe Igor” di Borodin, spacciate per “danze folcloristiche dell’Est Europa”, o ancora il famoso tema di John Powell “Assassin’s Tango”, tratto dalla colonna del film “Mr. & Mrs. Smith”, accostato a brani di Tango realmente appartenti alla tradizione folk del paese sudamericano in oggetto, l’Argentina.

Crediamo che in questi casi, come in altri meno eclatanti, la giuria avrebbe dovuto intervenire in termini severi, poiché il senso stesso della style dance di quest’anno è stato in generale trascurato.

Ben venga allora che nello specifico segmento di gara abbia primeggiato la coppia spagnola formata da Lidia Mateo e Manuel Delgado capaci, su riconosciute musiche popolari messicane, di proporre elementi di qualità, quali i travellings di livello 4 e le due sequenze, quella di Midnight Blues e quella in parallelo, di livello tre. Nel libero, su musiche del pianista tedesco Florian Christl e del cantautore francese Woodkid, hanno evidenziato i propri limiti fisici dal punto di vista estetico, pagando comunque dazio in termini tecnici, a causa di travellings e di una sequenza di cluster solo di livello 2. La velocità di esecuzione e la qualità dei sollevamenti permetteva loro di vincere l’argento, non riuscendo a contenere la rimonta di De Luca/Qualizza.

Gli azzurri, dopo il secondo posto nella style dance, in cui, in un contesto dichiarato di musiche caucasiche, è comparso un inopportuno brano contemporaneo, “Stranger”, del famoso cantante russo-kazako Dimash, hanno saputo vincere la danza libera con un insieme di quattro brani volti a proporre il tema dell’incontro di diverse personalità e dunque di diversi modi di sentire e percepire la vita. Pur con tutte le sequenze solo di livello 2, grazie ad ottimi components, la coppia numero quattro del ranking italiano coglieva il titolo europeo.

Il bronzo era invece appannaggio degli azzurri Linda Siciliano/Vittorio Gastaldi, che nel libero risultavano i migliori dal punto di vista tecnico, pattinando su musiche del musicista spagnolo Adrian Berenguer e su quelle di band come gli Audiomachine e The Irrepressibles. Solo quinti nella style dance, proposta su discutibili temi “afro”, poiché composti da autori occidentali, non esenti dal costante uso dell’elettronica, Linda e Vittorio hanno scalato con merito il loro primo podio senior in gare internazionali di campionato.

Grandi sconfitti sono stati Ilaria Golluscio/Samuele Stasi, pur terzi in una brillante style dance, ispirata ai mitici programmi dei fratelli, danzatori sul ghiaccio, Duchesnay, le cui coreografie sono state materialmente richiamate con la ripresa di alcuni passaggi specifici. Delusione vi è stata per la loro danza libera basata sulla colonna sonora del film “Portrait of the Queen”, in cui hanno perso molti punti nell’esecuzione dei travellings (Twizzles, ndr).

In termini di delusione, grande è stata quella fornita dalle coppie portoghesi, precedute anche dagli spagnoli Felix/Fernandez, quinti: in particolare i campioni nazionali Oliveira/Silva hanno pregiudicato la loro intera competizione con una duplice rovinosa caduta nel libero, nell’esecuzione del Combo Lift, generando nel pubblico degli addetti ai lavori il rimpianto causato dal non vedere in pista due fuoriclasse quali sono i loro connazionali fratelli Walgode.

Tutti i risultati nella sezione COMPETIZIONI, sottosezione ROTELLE

Nella foto Chiara De Luca/Mattia Qualizza (ITA)

foto di Nicola Battistini

Nella foto Lidia Mateo/Manuel Delgado (ESP)

foto di Nicola Battistini
Categorie: Rotelle