A conferma di un dominio che nel settore maschile, in Europa, dura ormai dal 2017, la Spagna ha colto a Ponte di Legno un’importantissima doppietta, in quella che per i valori espressi dai suoi partecipanti, è stata di gran lunga la gara di più alto contenuto tecnico degli interi Campionati Europei.

A vincere è stato colui che a livello mondiale sta dominando da ormai tre anni, Pau Garcia, un atleta che a soli ventidue anni ha conquistato tutto quello che un pattinatore a rotelle può sperare di vincere, ovvero l’oro mondiale junior, l’oro europeo, l’oro mondiale assoluto e l’oro nei World Games. Già campione d’Europa nel 2021 a Riccione, allorché impedì a Luca Lucaroni di vincere l’unico titolo che ancora mancava nel suo straordinario palmares, Garcia ha fatto suo il titolo per la seconda volta, non senza patemi, visto che da parte sua, a differenza di altre sue recenti performances, non sono mancati errori significativi.

Nel corto, pattinato sulle immortali musiche di Ennio Morricone, tratte dal film “The Mission”, dopo un’ottima combinazione triplo lutz-triplo toeloop-triplo toeloop, il catalano eseguiva con uno step-out il doppio axel, perdendo dunque preziosi punti rispetto al previsto. Alla fine del segmento di gara risultava secondo dietro il nostro Liberatore, staccato di oltre due punti e mezzo, così da affrontare il libero con notevole pressione sulle spalle.

In un programma pensato sul tema delle ombre e realizzato nel dettaglio sulle note di “Summon the Devil” di Christian Reindl, Garcia commetteva alcuni errori per lui inusuali: nella combinazione triplo flip-euler-euler-euler-triplo loop, non solo realizzava sottoruotato il triplo finale, ma atterrava così malamente su due piedi da dover ricorrere all’appoggio di entrambe le mani per rimanere in equilibrio.

Successivamente cadeva su un triplo loop e ancora commetteva step-out, con successivo appoggio delle mani, sull’arrivo del triplo lutz. L’esecuzione di due combinazioni di tripli e la bellezza delle sue trottole gli garantivano la prima posizione, che purtroppo Liberatore non scalfiva.

Splendido nel corto, dove con 103.89 stabiliva il record del mondo dello specifico segmento, migliorando il 103.28 dello stesso Garcia ai Mondiali dello scorso anno, l’allievo di Sara Locandro commetteva troppi errori nel libero, un programma che risultava solo il quarto di giornata. Lo short, pattinato sul tema del “Breaking of the Silence”, ma nel dettaglio sulla musica di Jon Hopkins “Abandon Window”, il nostro atleta era perfetto, eseguendo in successione la combinazione triplo flip-triplo toeloop-triplo toeloop, il doppio axel e il triplo loop, il tutto corredato da una sequenza di passi di livello tre.

Nel nuovo ambizioso ma bellissimo programma libero, ancora una volta su un tema soggettivo, nel caso il “Rhythm of Human Energy”, articolato tuttavia, fra gli altri, sui brani “Made To Love” di John Legend e “Can’t Hold Us” di Macklemore & Ryan Lewis, Alessandro esordiva con uno step-out sul doppio axel, eseguendo poi solo doppio il triplo loop previsto in successione al triplo flip: fatale era poi l’errore sul triplo flip in singolo che peraltro veniva degradato. Gli altri cinque liberi ben eseguiti non scongiuravano la sua discesa in una classifica dove alla fine era terzo, preceduto anche dall’altro iberico Kilian Gomis.

Terzo in un corto coreografato sulle note di “Je Suis Malade” nella versione di Serge Lama, in cui eseguiva la combinazione triplo flip-triplo toeloop-triplo toeloop, il doppio axel e il triplo lutz, Gomis nel libero, sulla colonna sonora di “Evita”, nonostante una caduta rovinosa sul triplo loop in combinazione con il triplo lutz e uno step-out sul triplo lutz della combinazione con il triplo toeloop, conseguiva il miglior punteggio tecnico in assoluto, così da meritare la medaglia d’argento.

Appena fuori dal podio concludeva il ventiduenne portoghese Diogo Craveiro, al rientro dopo un infortunio: quarto nel corto, scontando lo step-out e l’appoggio della mano sul primo toeloop della combinazione triplo flip-triplo toeloop-triplo toeloop e l’errore in arrivo del triplo loop, in un bellissimo libero sul tema del musical “The Great Comet” tratto da “Guerra e Pace” di Tolstoy, era pressoché perfetto nei suoi otto tripli, commettendo step-out solo nell’arrivo dei due salti della combinazione triplo flip-triplo toeloop. Alla luce della sua prova il lusitano si segnala come un possibile realistico candidato al podio mondiale, in una gara che proporrà come favoriti gli stessi pattinatori qui citati, oltre che il terzo spagnolo, Hector Diez, pronto a rientrare nei ranghi in quel di Ibaguè.

Tutti i risultati nella sezione COMPETIZIONI, sottosezione ROTELLE

Nella foto Pau Garcia (ESP)

foto di Nicola Battistini

Nella foto Alessandro Liberatore (ITA)

foto di Nicola Battistini
Categorie: Rotelle