Mentre il pattinaggio a rotelle entra nel vivo con le più importanti gare della sua stagione, il pattinaggio su ghiaccio vede andare in scena le varie tappe del Grand Prix Junior, che dopo la competizione thailandese di Bangkok, ha visto in successione la Cup of Austria di Linz, manifestazione che ha ridato lustro a un movimento che ha da poco assistito al ritiro della coppia Ziegler/Kiefer e che individua come suo miglior rappresentante il bolzanino Maurizio Zandron.
In terra austriaca hanno esordito le coppie di artistico, categoria nella quale l’assenza dei pattinatori russi appare dolorosamente evidente: il livello tecnico specifico è stato in generale modesto, fatta eccezione per la coppia canadese vincitrice, ovvero quella formata da Martina Ariano-Kent/Charly Laliberte-Laurent, allievi di Marc-André Craig e David Paradis. Craig, quarto ai Four Continents del 2006, e Paradis, rappresentante delle Filippine in coppia con Isabella Gamez, seguono i due pattinatori a Mount Royal, sobborgo di Montreal.
Il podio è stato completato dagli statunitensi Flores/Wang e dai cinesi Shi/Wang, in una competizione dove all’esordio assoluto, gli azzurri Polina Polman e Gabriel Renoldi si sono classificati al sesto posto. Polina, tredicenne di origini ucraine, e Gabriel, diciottenne, sono esponenti della scuola di IceLab a Bergamo e sono seguiti da Luca Demattè e Tiziana Rosaspina: a Linz sono stati particolarmente bravi, avendo oltrepassato la non facile soglia dei cento punti totali, primo grande traguardo per una coppia agli esordi.
Nella danza hanno trionfato con merito i tedeschi Darya Grimm/Michail Savitskiy, coppia di stanza a Oberstdorf, dove sono allenati dai coniugi russi Rostislav Sinitsyn e Natalya Karamyshova, danzatori sovietici quinti agli Europei del ’79 e settimi ai Mondiali del ’80. Grimm e Savitskiy sono dunque avviati a ridare lustro a una scuola in cui, con guide tecniche diverse, sono emerse coppie leggendarie come Torvill/Dean, i fratelli Duchesnay e Rahkamo/Kokko, per citare i più importanti.
Alle loro spalle si sono classificati nell’ordine i canadesi Chloe Nguyen/Brendan Giang e gli statunitensi Elliana Peal/Ethan Peal: mentre i canadesi sono allenati da Megan Wing e Aaron Lowe, coppia di danza di ottimo valore, i fratelli Peal sono allenati dal padre Robert Peal, danzatore campione americano junior negli anni Novanta.
Tra gli uomini si è registrata la vittoria a sorpresa dello slovacco Adam Hagara, diciassettenne di Trnava: pur senza l’ausilio di salti quadrupli, ma con solidi tripli axel, l’allievo dell’ex-pattinatore russo Vladimir Dvojnikov e della sorella Alexandra, con cui pattinava in coppia, è avviato a rinverdire i fasti di una tradizione, quella del pattinaggio maschile slovacco, che annovera nomi leggendari quali Karol Divin, Ondrej Nepela e Jozef Sabovcik. Nell’occasione Adam ha stabilito i record nazionali, sottratti a Igor Matsypura, pattinatore di origini ucraine che li aveva stabiliti nel 2008.
Tra le donne si è invece imposta la coreana Jia Shin, argento mondiale negli ultimi due anni. La Shin, che si allena in Giappone con Kensuke Nakaniwa, non ha proposto salti quadrupli o il triplo axel, elementi tecnici che molte giovani russe padroneggiano: il suo bagaglio tecnico le ha comunque permesso di sopravanzare ampiamente la giapponese Murakami e la connazionale Kwon, pattinatrici di caratura tecnica decisamente inferiore.
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Nella foto Ziegler/Kiefer (AUT)

Nella foto Maurizio Zandron (AUT)
