Sul ghiaccio di IceLab, centro di eccellenza ISU, è andata in scena la decima edizione del Lombardia Trophy, massima competizione di pattinaggio di figura che si disputa sul suolo italiano, intitolata alla memoria di Anna Grandolfi, grande dirigente del pattinaggio lombardo, scomparsa purtroppo da qualche anno.

La gara, che nei suoi primi tre anni di vita si è svolta a Sesto San Giovanni prima di trovare la sua sede in quel di Bergamo, ha inaugurato le Challenger Series 2023/24, una sorta di Grand Prix di secondo livello, creato dall’ISU nel 2014. La competizione lombarda vanta un albo d’oro eccezionale, dal momento che sul ghiaccio di Bergamo, nello specifico, hanno trionfato campionesse olimpiche quali Alina Zagitova e Anna Shcherbakova e ancora campioni del mondo quali Shoma Uno e Anna Cappellini e Luca Lanotte.

Pur senza gli atleti russi, anche quest’anno il livello tecnico è stato elevato, come testimoniato dall’esito delle varie gare, che per gran parte degli atleti sono coincise con l’esordio stagionale. Parafrasando il titolo del famoso film di Ingmar Bergman, quello di Charlene Guignard e Marco Fabbri è stato il settimo sigillo, di una serie di successi che ininterrottamente dura dal 2016. I campioni europei, nonché vicecampioni del mondo, hanno aperto la stagione con una prova convincente, utile a tarare le proprie coreografie e i propri programmi, ancora una volta preparati insieme alla loro allenatrice Barbara Fusar Poli e al loro coreografo di fiducia, Corrado Giordani.

Pattinando senza particolari patemi gli azzurri hanno vinto in scioltezza, facendo leva su una rhythm dance, quest’anno obbligatoriamente basata su musiche degli anni Ottanta, costruita sulle note di “Holding Out for a Hero” di Bonny Tyler e su quelle di “Against All Odds” di Phil Collins. Nel libero la scelta dei due nostri portacolori è ricaduta quest’anno su una serie di musiche particolarmente melodiche, tratte da colonne sonore molto famose, quali “Emily”, “The Crimson Wing”, “La Teoria del Tutto” e “The Dressmaker”. L’impressione ricavata dalle loro prestazioni è stata unanimemente positiva e dunque i due azzurri sembrano avviati verso una stagione di piena soddisfazione.

Alle loro spalle si sono classificati i fratelli cechi Natalie Taschlerova/Filip Taschler, allievi di Matteo Zanni in quel di Egna. Come tutte le coppie di Zanni, in passato partner ad alto livello di Anna Cappellini, i due giovani hanno mostrato grande velocità di esecuzione e, rispetto al passato, una maggiore precisione nell’esecuzione degli elementi tecnici. Molto bella è stata in particolare la loro danza libera, orchestrata sulle note del famoso brano dei Negramaro “Blu Cobalto” e sulla splendida melodia di Havasi “Terra Rossa”.

Zanni ha potuto gioire anche del terzo posto di Mariya Kazakova e Georgyi Reviya, coppia russa battente da anni bandiera georgiana, nel 2020 argento ai Mondiali juniores: reduci da prime stagioni a livello senior non del tutto fortunate, sembrano quest’anno aver imboccato la strada giusta, così da rafforzare una nazionale, quella georgiana, interamente formata da pattinatori russi naturalizzati con estrema disinvoltura, che si profila grande rivale di quella italiana in sede olimpica.

Tra le coppie di Zanni, davvero ottimo è stato l’esordio a livello senior dei campioni del mondo juniores Katerina Mrazkova/Daniel Mrazek, coppia di incredibile talento: “solo” quinti nell’occasione, i due cechi hanno entusiasmato con il loro splendido libero su “Il Lago dei Cigni” di Chaikovskyi, lasciando intendere che presto saranno in grado di salire sul podio nelle grandi competizioni internazionali.

Ottima è stata la prova di altre due coppie azzurre, quelle formate da Victoria Manni/Carlo Roethlisberger, settimi, e Leia Dozzi/Pietro Papetti, ottavi. Curiosamente, entrambi i nostri due binomi sono allievi di grandi pattinatori che in un recente passato hanno fatto la storia della danza su ghiaccio mondiale: Victoria e Carlo sono infatti seguiti da Luca Lanotte, laddove Leia Dozzi/Pietro Papetti, sono seguiti a London, in Canada, da uno staff composto da Scott Moir, Adrian Diaz e Madison Hubbell.

In gara, all’esordio in una gara senior, vi erano anche i comaschi Giorgia Galimberti/Matteo Mandelli, allievi di Fabrizio Pedrazzini e Lorenza Alessandrini, che hanno concluso positivamente al tredicesimo posto.

Tutti i risultati nella sezione COMPETIZIONI, sottosezione GHIACCIO

Tutte le fotografie nella sezione FOTOGRAFIE, sottosezione GHIACCIO

Nella foto Charlene Guignard/Marco Fabbri (ITA)

foto di Diego Barbieri

Nella foto Natalie Taschlerova/Filip Taschler (CZE)

foto di Diego Barbieri

Nella foto Mariya Kazakova/Georgyi Reviya (GEO)

foto di Laura Malvarosa

Nella foto il podio della danza

foto di Diego Barbieri
Categorie: Ghiaccio