Da alcuni anni a questa parte l’IceLab di Bergamo è divenuto il punto di riferimento internazionale delle coppie di artistico, merito evidente dei dirigenti e dei tecnici che nella struttura operano con diversi ruoli. Non stupisce dunque che nella competizione specifica andata in scena nel contesto del Lombardia Trophy, ben sei fossero i binomi di stanza in quel di Bergamo, segno indubbio dell’efficacia del lavoro in atto.
Ad imporsi per il secondo anno consecutivo sono stati Sara Conti/Niccolò Macii, ormai entrati in una dimensione agonistica di grande livello, dopo il titolo europeo e il bronzo mondiale vinti lo scorso anno. Gli allievi di Barbara Luoni si sono imposti con autorevolezza, proponendo nei fatti due programmi molto validi sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista coreografico. Dopo uno short program sostanzialmente impeccabile, pattinato sulle note di un brano tratto dalla “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni, nel libero, lo stesso dalla passata stagione sulle musiche di “Nuovo Cinema Paradiso”, sono incorsi in un grave errore nel sollevamento finale, nel momento in cui, in un cambio di posizione, i due atleti sono caduti rovinosamente. Sara e Niccolò hanno dunque dimostrato sin dall’esordio di essere pronti ad affrontare la nuova stagione agonistica, incentrata sugli Europei di Kaunas e sui Mondiali di Montreal.
Alle spalle dei nostri pattinatori, non senza sorpresa, si è classificata la nuova coppia tedesca formata da Minerva Hase e dal russo Nikita Volodin. La Hase, fino ai Giochi Olimpici di Pechino, aveva pattinato in coppia con Nolan Seegert, con il quale era stata quinta ai Mondiali post-olimpici di Montpellier, svoltisi già senza la partecipazione degli atleti russi, e quinta agli Europei di Graz del 2020. La coppia sotto la guida di Dmitryi Savin e Fyodor Klimov si allena in quel di Sochi, in Russia, ed appare già molto competitiva: terza nello short a causa dell’errore di Minerva nel triplo salchow in parallelo, nel libero hanno rimontato di una posizione nonostante alcune imprecisioni, permettendosi il lusso di precedere quella che al momento appare la coppia numero uno del movimento germanico, ovvero Annika Hocke/Robert Kunkel, bronzo europeo lo scorso anno ad Espoo. Annika e Robert, da tempo ospiti di IceLab, sono saliti sul podio nonostante l’errore nella combinazione di salti in parallelo, approfittando anche degli errori commessi da Lucrezia Beccari e Matteo Guarise.
La coppia azzurra in quel di Bergamo ha dimostrato di essere sulla giusta strada, nonostante l’amarezza derivata dal mancato podio. Splendidi nel corto, pattinato sulle note di “Run” di Ludovico Einaudi, nel libero, dopo un positivo esordio, hanno sbagliato il triplo salchow in parallelo, reso doppio da Matteo e caduto da Lucrezia, fallendo in stretta successione anche il triplo loop lanciato. Lucrezia e Matteo nel libero hanno proposto una coreografia basata sul mitico musical di Andrew Lloyd Webber “Cats”, dimostrando in tal senso buona versatilità interpretativa e in generale di essere una nuova coppia di valore internazionale che l’Italia può al momento vantare nel settore.
I vicecampioni europei Rebecca Ghilardi e Filippo Ambrosini si sono invece classificati quinti, pagando molto caro nel corto non solo l’errore nel triplo salchow in parallelo, ma anche l’interruzione del programma che hanno dovuto chiedere per problemi legati ad un pattino, costata loro ben cinque punti di penalizzazione, con un deludente settimo posto parziale. I due atleti delle Fiamme Azzurre si sono rifatti pienamente nel libero, proponendo una splendida coreografia sul tema di “Dracula” e un insieme di elementi tecnici di livello, fatta eccezione per alcune imprecisioni nella combinazione di salti in parallelo e nel triplo loop lanciato.
Tra le altre coppie va segnalata quella finlandese composta da Milania Vaananen e dal “nostro” Filippo Clerici, apparsa in vertiginoso progresso rispetto alla passata stagione. In pista si è rivisto poi Martin Bidar, già campione del mondo juniores nel 2016 in coppia con Anna Duskova: dopo alcune partnership non del tutto fortunate, seguite alla “rottura” di quella con la Duskova, Martin ha trovato una nuova compagna nella giovanissima Barbora Kucianova, scegliendo di allenarsi in IceLab.
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Nella foto Sara Conti/Niccolò Macii (ITA)

Nella foto Lucrezia Beccari/Matteo Guarise (ITA)

Nella foto Rebecca Ghilardi/Filippo Ambrosini (ITA)
