Nell’immaginario collettivo degli appassionati di pattinaggio artistico, Oberstdorf costituisce una sorta di luogo “sacro”, con il suo splendido Eislaufzentrum, collocato giusto ai piedi del monte Nebelhorn, sulle cui si è fatta la storia del nostro meraviglioso sport, alla luce del fatto che qui hanno costruito le loro carriere grandissimi campioni e campionesse, una fra tutte Carolina Kostner. In questo centro dell’Allgau, ovvero la Bassa Baviera, si disputa da ben 55 anni il Nebelhorn Trophy, un tempo classica d’apertura della stagione, ora parte integrante delle Challenger Series e, nelle annate preolimpiche, sede consolidata delle qualificazioni olimpiche.

L’edizione di quest’anno ha visto svolgersi competizioni di alto livello, a partire da quella delle coppie, dove erano presenti ben tre binomi azzurri. La vittoria è andata alla nuova coppia tedesca formata da Minerva Hase e dal suo nuovo partner, il russo Nikita Volodin, già capaci di salire sul secondo gradino del podio al recente Lombardia Trophy. Terzi dopo lo short program, gli allievi di Dmitryi Savin, allenatore russo cresciuto all’ombra della grande Nina Mozer, hanno colto la vittoria grazie ad un libero eccellente, dove accanto a sollevamenti di livello quattro e a salti lanciati particolarmente ampi, nel dettaglio loop e salchow, hanno proposto con successo il triplo salchow e la combinazione triplo toeloop-toeloop-doppio toeloop in parallelo.

A fare le spese della loro rimonta sono stati i nostri Lucrezia Beccari e Matteo Guarise, che grazie ad una prestazione particolarmente autorevole, hanno vinto con merito lo short program. Sulle note di “Run”, famosa musica di Ludovico Einaudi, gli allievi di Luca Demattè e Rosanna Murante hanno convinto giurie e pubblico con una solida prestazione, forte di un triplo toeloop in parallelo, di un triplo loop lanciato oltre che di un splendido triplo twist di livello quattro. Nel libero il loro “Cats” ha raccolto consensi e la mancata vittoria trova la sua spiegazione in una severa valutazione di sottorotazione del triplo salchow di Matteo e in un’incertezza nell’esecuzione del Reverse Lift: per loro vi è stato un brillante secondo posto, che sembra foriero di ulteriori soddisfazioni stagionali, visto che ad ogni competizione la coppia, formatasi da poco più di un anno, trova motivo di miglioramento.

Il bronzo è rimasto in Germania davvero per un soffio, dal momento che Annika Hocke e Robert Kunkel hanno staccato i canadesi Pereira/Michaud di soli sette centesimi di punto: la coppia di stanza a Bergamo, bronzo agli Europei di Espoo 2023, dopo il secondo posto nello short può recriminare per l’errore di Annika nell’esecuzione della combinazione di salti nel libero, nel contesto comunque di un ottimo programma. I canadesi Pereira/Michaud hanno ben impressionato nel loro libero sulle note della colonna sonora del film “I Pirati dei Caraibi”, ma d’altra parte non sono certo una sorpresa, visto che lo scorso anno, il primo della loro partnership, erano stati quarti ai Four Continents e sesti ai Mondiali.

In gara, come detto, vi erano altre due coppie azzurre, Anna Valesi/Manuel Piazza e Irma Caldara/Riccardo Maglio, alla fine rispettivamente noni e decimi. Anna e Manuel erano reduci dal John Nicks Pairs Challenge di New York, dove si erano brillantemente classificati al secondo posto, dietro i coniugi francesi Kovalev: dopo uno short problematico vista la caduta di Anna nel triplo salchow in parallelo e nel triplo flip lanciato, gli allievi di Ondrej Hotarek e Luca Demattè ha ben pattinato il loro libero, mostrando netti miglioramenti nei sollevamenti e nel triplo twist. Anna e Manuel possono fare affidamento su due interessanti coregrafie, quella del corto basata sul brano dei Maneskin “The Loneliest” e quella del lungo, la stessa dell’anno passato, sulle note di “Chasing Cars”, pezzo del gruppo Sleeping At Last.

Irma Caldara e Riccardo Maglio erano invece all’esordio stagionale assoluto e dunque la loro prova va letta alla luce di questa situazione. Noni nel corto nonostante il grave errore nel salto in singolo, compensato da un bellissimo triplo twist di livello tre, gli allievi di Cristiana Di Natale sono incorsi in troppi errori nel loro libero, perdendo dunque una posizione in classifica. Irma e Riccardo sono una bella realtà del pattinaggio italiano e dunque non mancheranno nelle prossime settimane di mostrare in pieno il loro talento.

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Nella foto Lucrezia Beccari/Matteo Guarise (ITA)

foto di Luca Tonegutti

Foto di Minerva Hase/Nikita Volodin (GER)

foto di Luca Tonegutti

Foto di Anna Valesi/Manuel Piazza (ITA)

foto di Luca Tonegutti

Foto di Irma Caldara/Riccardo Maglio (ITA)

foto di Luca Tonegutti
Categorie: Ghiaccio