A pochi mesi dall’ultima grande vittoria, il titolo mondiale in quel di Buenos Aires, Luca Lucaroni ha annunciato ufficialmente il proprio ritiro dalle competizioni, comunicando altresì la propria intenzione di rimanere nell’ambiente del pattinaggio in qualità di allenatore. È così che il movimento delle rotelle perde uno dei suoi più grandi interpreti, non solo in ragione del suo ineguagliabile palmares, ma soprattutto per la sua qualità tecnica e per il carisma sempre emergente nei suoi bellissimi programmi. Nato a Perugia il 19 marzo del 1995, Lucaroni ha in parte ripercorso la strada del suo illustre concittadino Dario Betti, altra grandissima stella del firmamento delle rotelle, che tuttavia, ad un certo punto della propria carriera, diversamente da Luca, ha diretto il suo talento verso il mondo del pattinaggio su ghiaccio. Approdato giovanissimo alla corte dell’indimenticabile Gabriele Quirini, grandissimo allenatore scomparso prematuramente nel 2018, Luca ha fruito della grande opportunità di allenarsi accanto non solo a Dario Betti, ma anche a Luca D’Alisera, altro eccezionale pattinatore allievo di Quirini, che peraltro, alla morte dello stesso, è divenuto il suo allenatore. L’anno della svolta per Luca è stato certamente il 2014, allorchè, già titolato a livello individuale, seguendo l’indicazione dei tecnici e in particolare di Annalisa Marelli, ha iniziato a praticare la specialità delle coppie di artistico, pattinando insieme ad una fuoriclasse come Rebecca Tarlazzi, all’epoca già due volte campionessa del mondo junior insieme ad Alessandro Amadesi. Quell’anno Luca vinse l’oro individuale ai Mondiali juniores di Reus, cui affiancò quello nelle coppie insieme a Rebecca, il primo titolo di un’ incredibile partnership, visto che in carriera i due campioni sono rimasti di fatto imbattuti. Argento ai Mondiali assoluti di Cali nel 2015, Luca ha poi vinto l’oro mondiale individuale per quattro volte fra il 2016 e il 2019, accontentandosi, si fa per dire, dell’argento nell’edizione post-pandemica del 2021, alle spalle del catalano Pau Garcia. A Cali però Luca non mancò l’appuntamento con il titolo mondiale assoluto delle coppie, il primo di sette, vinti ininterrottamente fino al 2022, con l’ovvia pausa del 2020 per l’epidemia di Covid. Altro anno splendido fu per Luca il 2017, quando fu in grado di vincere due ori ai World Games di Wroclaw, in Polonia, ovvero le “Olimpiadi” degli sport non-olimpici, manifestazione polisportiva organizzata non a caso dal CIO. Lo scorso anno Luca insieme a Rebecca ha inaugurato l’albo d’oro della World Cup, una sorta di Grand Prix delle rotelle, imponendosi nella finale di Goettingen. Paradossalmente, a fronte di così tanti successi, a Luca è sempre mancato il titolo europeo assoluto: dopo che per molti anni non ha preso parte agli Europei per discutibile decisione federale, nel 2021 a Riccione ha mancato l’appuntamento con il titolo, venendo sconfitto dal già citato Garcia. Dunque una carriera inimitabile quella di Lucaroni, che lascerà un grande vuoto nel pattinaggio internazionale, un contesto che tuttavia, d’ora in poi, potrà contare su un allenatore che si preannuncia di grande capacità. Nel frattempo Luca coglierà sicuramente un’ altra grande vittoria, decisamente la più bella, ovvero la nascità della figlia. Felicitazioni caro Luca!

(Nella foto Luca Lucaroni)

foto di Raniero Corbelletti
Categorie: Rotelle