Più volte, in questa sede, avevamo auspicato una consacrazione ai più alti livelli di una pattinatrice straordinaria, destinata a fare la storia del pattinaggio artistico a rotelle e, chissà, del pattinaggio in senso lato: stiamo parlando di Madalena Costa, vero e proprio fenomeno, che con il suo immenso talento ha caratterizzato in modo indelebile l’edizione colombiana dei Mondiali juniores.

L’atleta originaria delle Azzorre, appartenente alla categoria youth, ha fatto proprio il titolo iridato juniores dall’alto di una superiorità schiacciante. Basti pensare che pur non migliorando i propri record personali, che nei fatti costituiscono anche i primati mondiali, la Costa ha conseguito un punteggio che le avrebbe consentito di trionfare in tutta tranquillità non solo nella gara senior femminile, ma anche nella gara junior maschile.

Diversamente nella gara senior maschile solo i primi tre classificati hanno conseguito un punteggio migliore del suo, a segnalare una solidità tecnica fuori del comune, emersa soprattutto nel programma lungo: dopo un triplo lutz perfettamente eseguito ad inizio programma, la portoghese ha continuato con splendide combinazioni e sequenze, a partire da quella con triplo flip-euler-triplo salchow, ma anche con quella triplo salchow-triplo toeloop e con quella triplo flip-triplo toeloop, posta incredibilmente a fine programma. Eccezionale anche nelle trottole, Madalena ha dunque primeggiato in una gara dall’ottimo livello tecnico, in cui la spagnola Sira Bella, argento, e l’azzurra Gioia Fiori, bronzo, hanno ugualmente elevato l’intero livello della competizione. Speriamo a questo punto che a Madalena sia presto data la possibiltà di competere a livello senior, così da valorizzare in modo completo il suo grande potenziale.

Nelle altre gare vi è da segnalare l’ottimo livello della competizione della danza, che i colombiani Maria Paula Munoz/Jeshua Folleco hanno vinto rispettando il pronostico della vigilia: Maria Paula e Jeshua sono apparsi estremamente migliorati, avendo tratto vantaggio da allenamenti svolti con tecnici del pattinaggio su ghiaccio. Nel tripudio del pubblico i beniamini di casa hanno superato l’armata portoghese, reduce dalle ottime prove del campionato europeo, ovvero Sousa/Carvalho e Pinheiro/Ferreira.

Nella gara maschile si è registrata la parziale sorpresa del successo dello spagnolo Arnau Perez, che ha preceduto il favoritissimo connazionale Ferran Clavero, recentemente laureatosi campione europeo. Il successo di Perez è stato imprevisto se si guarda allo svolgimento della competizione, dal momento che nel corto era andato incontro a una controprestazione, solo quarto in classifica, di cui aveva approfittato l’argentino Rodriguez, primo nello specifico segmento di gara. Con un libero di eccellente qualità gli riusciva la rimonta, così da respingere le velleità di Clavero, costretto all’argento. Il bronzo è andato al già ricordato Rodriguez, che ha preceduto l’azzurro Mirko Mazzo.

Il nostro atleta è stato bravo a rifarsi nel libero dopo uno short disastroso, concluso malamente al nono posto, a ben ventiquattro punti dal podio. Nel programma lungo il suo recupero era notevole, così da cogliere il terzo posto parziale, che tuttavia non gli regalava la tanto agognata medaglia.

Le medaglie per l’Italia sono arrivate nelle coppie di artistico, gara in cui sono emersi ottimamente Matilde Matteucci/José Inglese, capaci di vincere in entrambe le fasi di gara. Alle loro spalle si sono confermati gli altri azzurri Anna Serafini/Manuel Cioni, a segnalare il completo dominio italiano nella specialità.

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Nella foto Madalena Costa (POR)

foto di Raniero Corbelletti

Nella foto Matilde Matteucci/Josè Inglese (ITA)

foto di Raniero Corbelletti

Nella foto Maria Paula Munoz/Jeshua Folleco (COL)

foto di Raniero Corbelletti

Nella foto Arnau Perez (ESP)

foto di Raniero Corbelletti
Categorie: Rotelle