In attesa dell’auspicato rientro dei pattinatori russi nelle competizioni internazionali, ecco che anche quest’anno avrà luogo il “Rostelecom Grand Prix della Russia”, una serie di competizioni alternative al Grand Prix dell’ISU, rispetto al quale proporrà un livello tecnico decisamente più alto. Il circuito darà modo ai pattinatori russi di svolgere una regolare attività agonistica, ingiustamente loro vietata a livello internazionale.
Il Rostelecom Grand Prix prenderà avvio il prossimo week-end nella repubblica russa del Bashkortostan e in particolare nella città di Ufa, e proseguirà con cadenza settimanale con sei tappe, preludio alla finale, programmata nel mese di gennaio. In attesa dunque di vedere i grandi pattinatori russi scendere sul ghiaccio nelle tappe loro assegnate del Grand Prix, la scorsa settimana si è svolta la tradizionale competizione d’apertura della stagione russa, ovvero il Memorial Nikolay Panin-Kolomenkin, competizione che ricorda il primo pattinatore russo capace di vincere un titolo olimpico, nel dettaglio a Londra 1908.
Sulla pista principale dell’Accademia del Pattinaggio Artistico di San Pietroburgo sono andate in scena competizioni di ottimo livello, di fatto preludio di quanto di eccezionale verrà proposto nel Grand Prix citato. La gara più combattuta è stata certamente quella maschile, dove ad imporsi è stato Dmitriy Aliyev, campione europeo a Graz nel 2020. L’allievo di Yevgeniy Rukavytsin, rappresentante dell’Accademia ospitante la gara, ha vinto pur risultando secondo in entrambi i segmenti di gara: nel corto, nonostante un quadruplo salchow e una combinazione quadruplo toeloop-triplo toeloop, pagando dazio per un triplo axel leggermente incompleto nella rotazione, Dima finiva alle spalle del compagno di allenamento Makar Ignatov, capace di un quadruplo loop, di una combinazione quadruplo toeloop-triplo toeloop e del triplo axel.
Lo short program si rivelava nel complesso di altissimo livello, visto che il terzo classificato, Gleb Lutfullin, proponeva con successo la combinazione quadruplo loop-triplo toeloop, il quadruplo salchow e il triplo axel e che in generale, su ventuno atleti iscritti, ben sedici hanno presentato salti quadrupli, la maggior parte dei quali eseguiti con successo.
Nel libero era il citato Lutfullin ad imporsi, grazie a ben quattro quadrupli: allievo del club con sede al famoso Yubileyniy, culla del pattinaggio nella città sul Baltico, Gleb si presenta come uno dei talenti emergenti del pattinaggio russo. Aliyev ha replicato con tre quadrupli, ma è andato incontro alla sconfitta nello specifico segmento di gara, anche a causa di un triplo axel risoltosi in singolo: per lui vi era come detto il successo finale, davanti a Lutfullin, a Ignatov e al redivivo Mozalyov, campione del mondo junior a Tallinn 2020.
Nelle donne a primeggiare è stata Anna Frolova, giovane rappresentante dell’Accademia, allieva di Rukavytsin: la Frolova ha vinto senza presentare quadrupli o tripli axel, facendo leva su una regolarità di esecuzione rivelatasi vincente.
Nelle coppie di artistico grande attesa vi era per l’esordio stagionale di Aleksandra Boykova/Dmitriy Kozlovskiy, protagonisti del caso dell’estate, ovvero il loro abbandono della leggendaria Tamara Moskvina, al fine di approdare alla corte dell’onnipresente Eteri Tutberidze. I campioni europei 2020, nonché medaglia di bronzo ai Mondiali 2021, non hanno deluso le attese: dopo un ottimo short program sulle note della “Boheme”, brano della tradizione musicale francese, nel libero, sulle splendide musiche di Vivaldi rivisitate da Max Richter, impressionavano il pubblico nonostante due gravi imprecisioni, ovvero la caduta di Aleksandra sull’arrivo del triplo loop lanciato e lo step-out sempre di Aleksandra nel triplo toeloop in parallelo.
Nella danza era invece la coppia di nuova formazione Khavronina/Narizhnyi ad avere la meglio, dando prova di una sintonia e di un unisono già positivi: Irina è stata fino alla scorsa stagione partner dell’italorusso Dario Cirisano, con il quale vinse l’oro delle Olimpiadi giovanili, mentre Devid, già sul podio mondiale juniores con la Shanayeva, fino allo scorso pattinava con la talentuosa Annabelle Morozov. La coppia, di stanza sulla pista di Balashikha, località a venti chilometri da Mosca, è seguita, alla scuola intitolata al grande giocatore di hockey Yuriy Lyapkin, da Denis Samokhin, ottimo allenatore di coppie emergenti.
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Nella foto Dmitryi Aliyev (RUS)
