Osservando i recenti Mondiali di Ibagué e leggendo le classifiche degli stessi, molti si saranno resi conto della pressoché totale assenza di atleti asiatici nelle gare tradizionali: ebbene, motivo di tale situazione è certamente stata la sciagurata scelta di collocare la rassegna iridata a ridosso dei Giochi Asiatici, programmati quest’anno nella città cinese di Hangzhou, a recupero dell’edizione 2022, non andata in scena per problemi di carattere pandemico.

Peccato tuttavia che molti pattinatori siano rimasti, per così dire, beffati, visto che in ragione del ridotto numero di iscritti, a Hangzhou siano state cancellate la gara maschile e la gara della danza. Probabilmente la scelta è stata strettamente determinata dalla realtà che nessun atleta cinese era iscritto e dunque non vi era interesse particolare degli organizzatori a mettere in piedi competizioni prive della possibilità di una medaglia per la grande superpotenza cinese.

È così che in pista sono scese solo le donne, nel dettaglio sette, troppo poche per nutrire speranze di una capillare diffusione del pattinaggio artistico nell’importantissimo continente asiatico. Il livello tecnico della gara è risultato complessivamente modesto, visto che nessuna atleta ha oltrepassato la soglia dei cento punti e che la vincitrice, con il proprio punteggio, non sarebbe andata oltre il 14° posto in sede iridata. Ad imporsi è stata la taiwanese Hsiao-Ching Hung, ventitreesima lo scorso anno ai Mondiali, unica a realizzare il doppio axel. La Hung ha preceduto la trentenne giapponese Miki Fujikura e la connazionale Chih-Ju Chang, formando dunque un trio che non ha lasciato spazio alle avversarie.

La vittoria della Hung non ha stupito, visto che Taiwan è una nazione che nel pattinaggio a rotelle crede e lavora positivamente, come dimostra la figura di Yi-Fan Chen, cinque volte campione del mondo inline, settore dove quest’anno, a livello junior, ha trionfato Yan-Wei Liao.

Comunque sia, la speranza è che nella prossima edizione dei Giochi Asiatici, la ventesima, prevista nella città giapponese di Nagoya nel 2026, il pattinaggio artistico possa ritrovare pienamente la propria dignità, proponendo in competizione tutte le specialità.

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Nella foto Yi-Fan Chen (TPE)

foto di Raniero Corbelletti
Categorie: Rotelle