Il Rostelecom Grand Prix, in occasione della sua seconda competizione, ha fatto tappa nel “cuore della Siberia”, per dare vita al torneo che da tale definizione geografica trae spunto nella sua denominazione, “Serdtse Sibiri” in russo. Ad ospitare le gare è stata la località di Omsk, città di più di un milione di abitanti, che deve il suo nome al fiume in riva al quale sorge, l’Om.

Le gare hanno avuto svolgimento nella splendida G-Drive Arena, un impianto da diecimila posti a sedere, nell’occasione occupati quasi per intero da un pubblico entusiasta e competente. Assente la gara della danza, la tappa di Omsk ha visto in lizza i pattinatori delle altre tre categorie, che hanno dato vita a competizioni di un livello tecnico decisamente superiore a quello di Skate Canada.

La gara delle coppie è stata particolarmente avvincente e ricca di contenuti interessanti, a partire dall’esordio nella specialità di Alyona Kostornaya, ventenne moscovita che sotto la guida di Eteri Tutberidze vinse l’oro agli Europei di Graz. Dopo anni di difficoltà, relative allo sviluppo del proprio fisico e alle rivalità con le terribili ragazzine emergenti nel suo stesso team di allenamento, Alyona ha deciso il grande passo verso la nuova specialità insieme a un partner che ad agosto è diventato anche suo marito, Georgiy Kunitsa. La nuova coppia ha colto un valido quarto posto, non privo tuttavia di strascichi polemici, vista la manifestata convinzione da parte di Alyona di essere stata sottovalutata.

La gara è stata vinta con ampio vantaggio dai campioni del mondo 2021 e campioni europei 2022 Anastasiya Mishina/Aleksandr Galliamov, il cui successo non è stato quel che si dice una passeggiata, complice gli errori del primo giorno di gara: sulle note dell’Inno alla Gioia di Beethoven, capitava infatti che Aleksandr “scivolasse” sullo stacco del triplo salchow in parallelo, mancando dunque totalmente il salto. Gli allievi di Tamara Moskvina conservavano il primo posto in classifica con un vantaggio risicato, utile però a dare loro particolare motivazione. Su un contemporaneo ma comunque classico arrangiamento di musiche di Liszt, i due ragazzi di San Pietroburgo erano perfetti e grazie soprattutto a una magnifica sequenza triplo salchow-doppio axel-doppio axel, si garantivano un punteggio eccezionale di 159.48, che li proiettava al vertice.

Alle loro spalle sono emerse due coppie emergenti, quali Khabibullina/Knyazhuk e Artemyeva/Bryukhanov, capaci di oltrepassare i 200 punti: i primi, in particolare, sono allievi di Sergey Dobroskokov e Sergey Roslyakov al club “Medvedkovo”, che ha sede in un palazzo del ghiaccio collocato nella parte nord della metropoli russa, e nel loro libero su musiche tratte dal serial “Game of Thrones” hanno eseguito in parallelo una fenomenale sequenza triplo lutz-doppio axel-doppio axel e successivamente il triplo loop.

Adeliya Petrosyan ha vinto la competizione femminile anche se la sua prova non è stata impeccabile: addirittura seconda nel corto, a causa di uno step-out nel triplo axel e nel triplo flip della combinazione, l’allieva della Tutberidze nel libero eseguiva un magnifico quadruplo flip, ma cadeva nel quadruplo toeloop. La sequenza triplo lutz-doppio axel e la combinazione triplo lutz-euler-triplo salchow, unite alla grande qualità delle sue trottole, giustificavano il suo punteggio parziale di 164.83, che toglieva ogni dubbio sull’esito della gara.

A precederla nello short e a classificarsi al secondo posto finale è stata la campionessa russa junior Alina Gorbachova, che durante l’estate era stata al centro di un caso di scomparsa che ha tenuto la Russia per due giorni con il fiato sospeso: Alina, sedici anni, si era infatti allontanata dalla pista di allenamento dopo un duro diverbio con l’allenatrice Sofya Fedchenko, presso la quale viveva dall’età di nove anni, lontana dalla famiglia. Ritrovata dopo due giorni in un cinema posto all’interno di un centro commerciale in stato confusionale, supportata da psicologi e riconciliatasi con l’allenatrice, Alina ha ripreso positivamente l’attività agonistica, cogliendo ad Omsk l’argento.

Tra gli uomini ha brillato ancora un allievo di Mishin: dopo la vittoria di Semenenko a Ufa, ad Omsk è stata la volta del ventenne Matvey Vetlugin capace di realizzare con successo il quadruplo toeloop in entrambi i programmi e di mostrare ottime capacità interpretative nel suo libero sulle note di “Appassionata” dei Secret Garden. In una gara in cui ha deluso il campione europeo 2022 Mark Kondratyuk, “solo” quarto, ha brillato anche Aleksey Yerokhov, campione del mondo 2018 a Sofia, che abbandonata la Tutberidze è ora seguito da Viktoriya Volchkova, sposta Butsayeva, quattro volte medaglia di bronzo agli Europei fra il 1999 e il 2002: Aleksey ha impressionato soprattutto nel libero dove, accanto a un quadruplo salchow, ha eseguito due combinazioni quadruplo toeloop-triplo toeloop.

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Nella foto Anastasiya Mishina/Aleksandr Gallyamov (RUS)

foto di Raniero Corbelletti
Categorie: Ghiaccio