La funzionale Metro Arena di Espoo si è confermata una volta di più un punto di riferimento importantissimo non solo per il pattinaggio finlandese, ma per l’intero movimento internazionale, ospitando a un mese di distanza dal Finlandia Trophy e a dieci mesi dai Campionati Europei, un’importante tappa del Grand Prix.

Già, perché alla luce dei risultati della competizione in oggetto molti atleti hanno staccato il biglietto per la finale del Grand Prix di Pechino, primo grande obiettivo di stagione per i migliori pattinatori del circuito. In tal senso l’obiettivo è stato centrato dai nostri Sara Conti e Niccolò Macii, che sulla pista dove si sono laureati campioni europei hanno conquistato un ottimo secondo posto.

Gli allievi di Barbara Luoni hanno iniziato la loro gara con il secondo posto nello short, comunque a ridosso di Cheng Peng/Lei Wang, nuova coppia di punta del movimento cinese: a penalizzare un programma nel complesso positivo, visti soprattutto l’ottimo triplo salchow in parallelo e il bellissimo sollevamento, era l’arrivo del triplo loop lanciato, in cui Sara appoggiava entrambe le mani. Nel libero conservavano il proprio piazzamento, nonostante alcune sbavature e un errore fatale di Niccolò nella prevista sequenza di salti in parallelo, allorché cadeva nel triplo toeloop iniziale. Incoraggiante era comunque la valutazione dei loro components, giudicati ancora una volta i migliori, a certificare la loro maturità espressiva e il valore delle coreografie pensate per loro da Raffaella Cazzaniga.

A vincere la gara erano comunque i tedeschi Minerva Hase/Nikita Volodin, coppia che si allena in Russia sotto la guida dell’ottimo Dmitry Savin. Terzi nel corto a causa della caduta di Minerva nel triplo loop lanciato, nel libero sono risultati i migliori nonostante alcuni errori, a testimonianza di un indubbio sostegno da parte delle giurie: Nikita di fatto, eseguiva solo doppio il previsto triplo salchow in parallelo e il suo secondo doppio axel, in sequenza con un triplo toeloop e un primo doppio axel, risultava non solo non completo nella rotazione, ma vedeva l’appoggio sul ghiaccio della mano. Alle spalle delle due coppie “regine”, i cinesi precipitavano al quarto posto, superati dai russo-ungheresi Pavlova/Svyatchenko, sempre molto regolari ad alto livello.

Tra gli uomini erano ancora una volta i giapponesi a dettare legge, con Kao Miura a precedere sul filo dei centesimi Shun Sato. Sconfitto di un soffio in Canada dal connazionale Yamamoto, Miura si è rifatto con gli interessi in Finlandia, rintuzzando nel libero il ritorno del connazionale Sato. Il campione del mondo junior ha rischiato molto, poiché nel corto, dopo due quadrupli e un triplo axel, andava a sbagliare completamente la trottola bassa, perdendo di fatto l’elemento.

Sato non ne approfittava e nonostante nel libero andava ad eseguire tre quadrupli, un lutz e due toeloop, uno dei quali in combinazione con il triplo toeloop, doveva cedere il passo al rivale. Dietro anche al sempre eccellente francese Aymoz, si andavano ottimamente a collocare i due azzurri Matteo Rizzo e Nikolaj Memola, rispettivamente, quarto e quinto. La loro prova ha comunque lasciato rimpianto, in relazione soprattutto ai loro short programs, in cui Matteo cadeva nel quadruplo toeloop e realizzava solo doppio il toeloop della combinazione con il triplo lutz, mentre Nikolaj cadeva nel quadruplo lutz, peraltro sottoruotato. Entrambi molto bravi nel libero hanno confermato pienamente il loro talento, lasciando ben sperare per le prove future.

Nella danza i campioni del mondo Madison Chock/Evan Bates hanno vinto ma non del tutto convinto, se è vero che i canadesi, un tempo rappresentanti della Danimarca, Laurence Fournier-Beaudry/Nikolaj Soerensen li hanno insidiati da vicino. Il loro libero sulle musiche dei Pink Floyd è risultato sì tecnicamente inferiore a quello dei rivali, nonché compagni di allenamento, basato invece sulle note del musical “Notre Dame de Paris”, ma nel complesso è stato utile a far mantenere loro il primo posto.

Per i canadesi è stata una bella rivincita rispetto al deludente terzo posto ottenuto sulla stessa pista, un mese fa, al Finlandia Trophy: allora incorsero in gravi imprecisioni nella rhythm dance, da loro proposta sul tema di “Top Gun”, una danza diversamente ben eseguita in questa sede, con tanto di speciale introduzione, visto che i due pattinatori si sono presentati in pista con i caratteristici occhiali da sole da pilota. Al terzo posto si sono piazzati i finlandesi Turkkila/Versluis, sempre a loro agio sulla pista che li ha visti bronzo agli Europei e vittoriosi al Finlandia Trophy.

Nelle donne la due volte campionessa del mondo Kaori Sakamoto ha vinto senza entusiasmare, complice un parterre di rivali tecnicamente non eccezionale, considerato il livello della gara: l’allieva di Sonoko Nakano ha vinto esattamente con quindici punti di vantaggio sulla connazionale Sumiyoshi, nonostante nel corto abbia eseguito solo doppio il previsto triplo flip della combinazione con il triplo toeloop ed abbia proposto un triplo lutz dal filo d’entrata incerto. Nel libero, dove ha proposto un solo triplo lutz, preso indiscutibilmente dal filo sbagliato, ha avuto problemi anche nel triplo salchow e nel triplo loop, a fronte tuttavia di una qualità di pattinaggio eccellente. È chiaro che con questo contenuto tecnico non avrebbe alcuna chances con molte atlete russe, ma è ugualmente evidente che in questo triste momento storico del pattinaggio mondiale gli è sufficiente per sconfiggere ogni rivale.

Tutti i risultati nella sezione COMPETIZIONI, sottosezione GHIACCIO

Nella foto Minerva Hase/Nikita Volodin (GER)

foto di Luca Tonegutti

Nella foto Minerva Hase/Nikita Volodin (GER)

foto di Luca Tonegutti

Nella foto Sara Conti/Niccolò Macii (ITA)

foto di Diego Barbieri

Nella foto Juulia Turkkila/Matthias Versluis (FIN)

foto di Luca Tonegutti
Categorie: Ghiaccio