La competizione delle coppie dei Nazionali russi ha raggiunto livelli tecnici incredibilmente elevati, aprendo di fatto nuove frontiere nella specialità, per merito di binomi che nel solco di una tradizione ineguagliabile sono in grado di innovare e stupire ogni volta di più. Anastasiya Mishina/Aleksandr Gallyamov, campioni del mondo 2021 e bronzo olimpico 2022, hanno conquistato il loro secondo titolo, donando alla loro allenatrice, Tamara Moskvina, una grande soddisfazione, visto che il loro successo si è concretizzato ai danni di Aleksandra Boykova e Dmitriy Kozlovskiy, la coppia che durante l’estate l’aveva lasciata, preferendo l’attenzione loro riservata da Eteri Tutberidze.

La Moskvina, oggi ottanduenne, è stata dapprima una grande pattinatrice, che in coppia con Aleksey Mishin è stata vicecampionessa del mondo nel 1969 e vicecampionessa europea nel 1968; tuttavia la sua carriera di allenatrice le ha permesso ulteriori grandi allori, visto che ha saputo portare all’oro olimpico ben quattro coppie, Valova/Vasilyev nel 1984, Mishkutyonok/Dmitriyev nel ’92, Kazakova/Dmitriyev nel ’98 e Berezhnaya/Sikharulidze nel 2002, oltre che al titolo mondiale Vorobyova/Lisovskiy nel 1981 e Mishina/Gallyamov nel 2021, e all’argento olimpico Bechke/Petrov nel ’92!

Mishina/Gallyamov a Chelyabinsk sono stati perfetti in entrambi i segmenti di gara, distinguendosi non solo per la qualità degli elementi tecnici, ma anche per l’originalità delle transitions e la validità della loro interpretazione dei nuovi programmi di gara proposti in stagione, ovvero l’ “Inno alla Gioia” di Beethoveen nel corto e il “Sogno d’Amore” di Liszt nel libero.

Gli ex-compagni di allenamento Boykova/Kozlovskiy avrebbero dovuto essere perfetti per sperare di poterli sconfiggere, ma in entrambi i segmenti di gara i campioni europei di Graz 2020 sono incorsi in un’imprecisione che è costata loro moltissimo in termini di punti: entrambe le volte è stata Aleksandra a commettere errori sull’arrivo del salto in parallelo, il triplo loop atterrato sul quarto, nel corto, segmento di gara pattinato sulla “Boheme” di Charles Aznavour, e il triplo toeloop atterrato con step-out e appoggio delle mani sul ghiaccio nel libero, pattinato diversamente sull’arrangianento di Max Richter delle “Quattro Stagioni” di Vivaldi.

La gara è stata di livello eccezionale, con ben nove coppie oltre i 200 punti. Sul terzo gradino del podio sono saliti i giovanissimi juniores Yekaterina Chikmaryova/Matvey Yanchenkov, atleti di Perm, sedici anni lei e diciannove lui, seguiti da un team che fa riferimento a Pavel Slyusarenko. Già terzi nel corto, nel libero hanno commesso un unico errore, nel momento in cui il triplo salchow in parallelo di Katya è risultato sul quarto: nel complesso i due atleti hanno mostrato un talento cristallino, che ha permesso loro di escludere dal podio gli emergenti Natalya Khabibullina/Ilya Knyazhuk, capaci in entrambi i programmi di proporre il triplo lutz in parallelo, nel lungo addirittura posto in sequenza con un axel e un doppio axel.

Ottimi sono stati anche Yuliya Artemyeva/Aleksey Bryukhanov, coppia di Perm, che nel libero ha eseguito con ottima qualità il quadruplo twist. Bravissima è stata anche la grande Alyona Kostornaya, convertitasi al settore delle coppie, che insieme al marito Georgiy Kunitsa ha dimostrato di essere sempre più a proprio agio nell’affrontare gli elementi propri della specialita: il suo nono posto finale non deve trarre in inganno, poiché nel libero è stata quinta, proponendo con successo il triplo lutz prima e la sequenza triplo flip-doppio axel-doppio axel poi.

Nella foto Anastasiya Mishina/Aleksandr Gallyamov (RUS)

Nella foto Yekaterina Chikmaryova/Matvey Yanchenkov (RUS)

Nella foto Natalya Khabibullina/Ilya Knyazhuk (RUS)

Categorie: Ghiaccio