La competizione di danza andata in scena a Chelyabinsk ha pienamente rispettato i pronostici, incoronando per la terza volta campioni Aleksandra Stepanova e Ivan Bukin: tuttavia le sorprese, così come le novità, non sono mancate, così da ravvivare un ambiente, quello della danza russa, in piena fase di rinnovamento.

A margine di una competizione in cui sono stati assenti Annabelle Morozov/Vasiliy Yeryomenko, ancora in fase di recupero dopo l’incidente occorso ad Annabelle, si è per esempio appreso del clamoroso ritorno in Russia, dopo anni di permanenza negli Stati Uniti, della grande Natalya Linichuk, campionessa olimpica nel 1980 con l’ex-marito Gennady Karponosov e allenatrice di grandissimo successo tra gli anni Novanta e la prima decade del nuovo secolo. La Linichuk si è subito accasata alla neonata sezione danza della scuola “Angely Plyushchneko”, fondata dal grande Yevgeniy qualche anno fa, andando dunque ad arricchire la “geografia” delle numerose scuole di danza moscovite, vere e proprie fabbriche di medaglie e di talenti. Accanto a quella della Linichuk, vanno per esempio ricordate la scuola “Legenda” di Zhulin, la “Olimp” della Krylova, la “Medvedkovo” della Kustarova, la “Mechta” di Svinin e Zhuk, la “Khrustalny” della Rumyantseva, quella del quartiere di Odintsovo di Samokhin e quella del quartiere di Sokolniki di Rublyova e Shefer, solo per citare le più famose. Inoltre nel parterre di Chelyabinsk si è appreso che l’oriundo italiano Dario Cirisano pattinerà con Yelizaveta Pasechnik presso la citata Krylova.

Si diceva di sorprese, ma non certo in relazione ai vincitori, Stepanova/Bukin, sempre più convincenti nel loro rientro alle gare dopo la maternità di Sasha. Il loro primato non è mai stato in discussione ed è un vero peccato che non li si possa vedere rivaleggiare con le migliori coppie del panorama ISU attuale, poiché dal confronto nascerebbe un grande spettacolo. Alle loro spalle, secondo pronostico, si sono classificati i campioni uscenti Yelizaveta Khudayberdieva/Yegor Bazin, come i vincitori. approdati quest’anno alla scuola di Zhulin, in uscita da quella di Samokhin.

Tecnicamente molto forti i due atleti di stanza a Mosca hanno però mostrato limiti in sede interpretativa, complice le scelte musicali non particolarmente originali compiute da Zhulin in questa stagione per le sue coppie. Dopo il mix di musiche anni Ottanta imposte dalla rhythm dance, la coppia ha proposto anche nel libero una musica di quell’epoca, ovvero “Sweet Dreams”, inflazionatissimo brano degli Eurythmics. In tal modo la coppia è parsa soprattutto nel libero priva di particolare personalità, preoccupata soprattutto di portare a casa gli alti livelli dei propri elementi, “ingabbiata” in una coreografia a tratti scontata. Non a caso e non senza polemiche, nel libero è finita al terzo posto, preceduta dagli effervescenti Irina Khavronina/Devid Narizhnyi, coppia di nuova formazione, guidata guarda caso dal citato Samokhin. In qualsiasi caso la Khudayberdieva, vicecampionessa del mondo junior 2019 insieme a un altro partner, e il suo compagno attuale Bazin possiedono talento e c’è da scommettere che nella prossima stagione si proporranno maggiomente competitivi.

La Khavronina, campionessa olimpica giovanile in coppia a Cirisano, e Narizhnyi, bronzo mondiale junior nel 2020, ugualmente sembrano aver già trovato la giusta alchimia di coppia, se è vero che hanno inaspettatamente confinato giù dal podio Yelizaveta Shanayeva/Pavel Drozd, coppia con cui Zhulin immaginava di monopolizzare il podio. Vicecampioni nazionali lo scorso anno, Lisa e Pavel sono stati molto presi di mira dalla critica, in special modo Yelizaveta, artefice di alcuni errori tecnici di rilievo e comunque già nell’occhio del ciclone per essere stata la causa dell’infortunio della Morozov. Il quinto posto ha invece premiato Sofya Leontyeva/Daniil Gorelkin, coppia di Svinin e della Zhuk, brillanti soprattutto nella prima parte di gara conclusa al terzo posto.

Nella foto Aleksandra Stepanova/Ivan Bukin (RUS)

Nella foto Yelizaveta Khudayberdieva/Yegor Bazin (RUS)

Nella foto Irina Khavronina/Devid Narizhnyi (RUS)

Nella foto Yelizaveta Shanayeva/Pavel Drozd (RUS)

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