A distanza di quindici anni dall’ultima volta, i Campionati Italiani hanno fatto tappa a Pinerolo, località piemontese, nel cui palazzo del ghiaccio, durante le Olimpiadi di Torino 2006, vennero ospitate le gare di curling. Nel 2009, alla vigilia degli Europei di Helsinki, sulla pista del parco Olimpico di Pinerolo si laurearono campioni nazionali nomi leggendari del pattinaggio italiano, come Carolina Kostner, Samuel Contesti, Federica Faiella/Massimo Scali e ancora Nicole Della Monica/Yannick Kocon. In piena continuità con il valore espresso da quella edizione, anche quest’anno i campionati hanno visto in pista i nostri migliori talenti, pur con alcune assenze di rilievo: i campioni europei Sara Conti/Niccolò Macii sono stati infatti costretti al forfait, complice una brutta forma di influenza patita da Sara; diversamente, nel settore maschile, fermo “ai box” Daniel Grassl, al centro di un’inchiesta dell’agenzia mondiale antidoping, anche Matteo Rizzo ha preferito saltare il massimo appuntamento nazionale, volendo centellinare le energie in vista degli Europei, in ragione delle sue non perfette condizioni fisiche, che presto lo costringeranno ad un intervento chirurgico.
Le gare hanno proposto verdetti interessanti, visto che tre gare su quattro hanno incoronato nuovi campioni. Gli unici a confermarsi sono stati gli impareggiabili Charlene Guignard/Marco Fabbri, giunti al sesto titolo di carriera, così da essere ormai a ridosso di due coppie che hanno fatto la storia del nostro pattinaggio, ovvero Faiella/Scali e Cappellini/Lanotte, fermi a sette titoli. Marco e Charlene, alla quindicesima partecipazione al campionato italiano, con un incredibile palmares di sei ori, otto argenti e un quarto posto, hanno colto il record dei campionati, a segnalare un continuo progresso tecnico e coreografico, riconosciuto unanimemente anche a livello internazionale. Gli allievi di Barbara Fusar Poli hanno ampiamente distanziato Victoria Manni e Carlo Roethlisberger, che hanno confermato il risultato della passata stagione. Allievi di Luca Lanotte, hanno ben impressionato in entrambi i segmenti di gara, in special modo nel loro bellissimo libero sulle note di due colonne sonore, “Interstellar” e “Gravity”. Sul terzo gradino del podio sono saliti Leia Dozzi e Pietro Papetti, coppia di stanza in Canada, dove nel contesto di una scuola che a Montreal ha la sede centrale, sono seguti dal biolimpionico Scott Moir, oltre che da Adri Diaz e da sua moglie Madison Hubbell, bronzo olimpico a Pechino, vista a Pinerolo in dolce attesa. Leia e Pietro hanno conquistato la convocazione per gli Europei, dove l’obiettivo sarà quello di qualificarsi per il libero finale.
Giù dal podio sono rimasti due valide coppie, Lavinia Casteller/Vladislav Kasinskiy e Giorgia Galimberti/Matteo Mandelli, i primi allievi di Zanni e i secondi del duo Alessandrini-Pedrazzini. In particolare è curiosa la storia di Lavinia e di Vladislav, ancora impossibilitati a gareggiare a livello internazionale, poiché la federazione bosniaca, ultima per la quale ha gareggiato Vladislav, russo di origine, non concede la necessaria liberatoria, chiedendo ai due atleti un cifra esorbitante, che ha spinto gli stessi ad aprire online un vero e proprio crowdfounding.
La gara delle coppie è stata ampiamente drammatica, ma alla fine ha premiato Rebecca Ghilardi e Filippo Ambrosini, che al loro ottavo campionato, dopo una serie di cinque argenti e due bronzi, hanno colto un meritato titolo, rimontando Lucrezia Beccari/Matteo Guarise, primi nello short. In un libero finale ad alta tensione entrambe le coppie sono incorse in una caduta, ma mentre Lucrezia è caduta nel triplo salchow in parallelo, Matteo è invece finito a terra sul triplo toeloop previsto in combinazione, pregiudicando in tal modo la realizzazione della stessa e dunque perdendo molti punti. Alla fine dunque la vittoria è andata alla ventiquattrenne bergamasca Rebecca e al trentenne veneto di Asiago Filippo, iniziato alla specialità delle coppie dalla compianta e mai dimenticata Tiziana Pagani. Lucrezia e Matteo hanno comunque confermato tutto il loro valore, proponendosi, in previsione degli Europei di Kaunas, come coppia di vertice. La medaglia di bronzo è stata appannaggio di Anna Valesi e Manuel Piazza, che hanno piegato la resistenza degli indomiti Irma Caldara/Riccardo Maglio.
La gara maschile ha visto prevalere Nikolaj Memola, grande talento portato ai vertici dalla mamma Olga Romanova: nonostante alcuni problemi legati all’assetto dei suoi pattini, dopo essere stato secondo nello short program, ha prevalso nonostante nel libero sia caduto nel quadruplo lutz. Gabriele Frangipani, da quest’anno seguito da Fabio Mascarello, ha prevalso nel primo segmento di gara grazie soprattutto alla combinazione quadruplo toeloop-triplo toeloop e a un quadruplo salchow, salti ripetuti con successo in un buon libero dove, ai fini del successo, gli erano però fatali due cadute, quella nel triplo flip e quella in un secondo triplo axel previsto in combinazione. Al terzo posto si è classificato il neoitaliano Corey Circelli, nato in Canada da genitori italiani e allenato in quel di Toronto dal grande Brian Orser: il ventunenne oriundo è pattinatore di ottimo talento, undicesimo ai Four Continents 2022, nonché campione canadese junior nel 2020. Sperando di rivedere presto in pista i nostri campioni qui assenti, Grassl e Rizzo, e confidando in un salto di qualità dell’ottimo Raffaele Zich, quarto nella gara di Pinerolo, ecco che, considerando il valore dei tre medagliati, si può già pregustare un campionato 2025 di grande spessore.
Tra le donne ha vinto un’altra oriunda, ovvero Sarina Joos, nata in Svizzera ma con mamma italiana, allieva a Zurigo di Lorenzo Magri e Linda Van Troyen. Sarina ha chiuso al secondo posto il programma corto dietro Anna Pezzetta, proponendo la combinazione triplo flip-triplo toeloop e il triplo lutz, per poi andare a vincere il suo primo titolo con il secondo posto nel libero dietro la rimontante Lara Gutmann, alla ricerca, rivelatasi vana, di un possibile quarto titolo consecutivo. La trentina, penalizzata da un brutto short program chiuso al settimo posto, ha saputo vincere il libero grazie anche a una bellissima interpretazione di musiche tratte da colonne sonore di film di Hitchcock. La Pezzetta ha dovuto accontentarsi del terzo posto, un verdetto questo accolto dai fischi del numeroso pubblico presente, desideroso di vedere l’atleta in una posizione evidentemente più alta. La gara femminile è stata comunque di ottimo livello tecnico, a conferma di una crescita del settore che lascia ben sperare per le prossime Olimpiadi di Milano-Cortina.
A corollario delle gare senior si è svolta la prova junior della danza, dove hanno brillantemente trionfato Noemi Tali/Noah Lafornara, in una gara dove è mancato il duello con i romani Giulia Paolino/Andrea Tuba, appiedati da un grave infortunio di Andrea.
Nella foto Charlene Guignard/Marco Fabbri (ITA)

Nella foto Rebecca Ghilardi/Filippo Ambrosini (ITA)

Nella foto Sarina Joos (ITA)

Nella foto Nikolaj Memola (ITA)

Foto di Laura Malvarosa
Nella foto Noemi Tali/Noah Lafornara (ITA)
