La competizione femminile, ancora una volta di livello tecnico modesto se solo si pensa a quello cui eravamo abituati prima del bando dalle competizioni dei pattinatori russi e bielorussi, ha visto finalmente la vittoria di una predestinata al successo, fin qui relegata a posizioni di rincalzo, ma mai gratificata da una medaglia d’oro, ovvero Loena Hendrickx.

La ventiquattrenne pattinatrice belga, allenata da sempre dal fratello Jorik, è apparsa nell’occasione in piena forma fisica, ma più ancora è sembrata libera da quei condizionamenti psicologici che spesso l’hanno attanagliata. Reduce in stagione dalla medaglia d’argento nella finale del Grand Prix a Pechino, ha preso il comando nello short program, nonostante l’arrivo sul “quarto” del suo triplo lutz in combinazione con il triplo toeloop: la qualità del suo pattinaggio le ha permesso di guadagnare almeno tre punti di vantaggio sulle rivali più agguerrite nel punteggio dei components, così da precedere a fine giornata la connazionale Pinzarrone di ben cinque punti.

Con un vantaggio così ampio Loena ha affrontato il suo libero con grande serenità, portando a termine un programma di ottima fattura, anche se non privo di incertezze. È tuttavia condivisa l’opinione che il fatto di essersi, come dire, “sbloccata”, le consentirà ai Mondiali di Montreal di insidiare la Sakamoto, campionessa mondiale nelle ultime due stagioni.

La medaglia d’argento è andata ad Anastasiya Gubanova, la pattinatrice russa che dallo scorso anno pattina per i colori georgiani. Allieva all’Accademia del Pattinaggio di San Pietroburgo di Yevgeniy Rukavitsin, allenatore molto discusso per i suoi metodi di allenamento e per le sue modalità relazionali con le proprie atlete, la Gubanova soprattutto nel libero ha legittimato il suo titolo europeo dello scorso anno, conseguendo un punteggio tecnico di oltre tre punti superiore a quello della Hendrickx, pagando dunque rispetto alla belga una chiara sottovalutazione dei propri components da parte dei giudici, a suo dire particolarmente severi con tutti gli atleti di origini russe.

L’oriunda italiana Nina Pinzarrone ha rappresentato con il suo terzo posto la grande sorpresa di giornata: ulteriormente migliorata rispetto alla scorsa stagione, traendo vantaggio da due ottime coreografie perfettamente disegnate per valorizzare le sue linee e la leggerezza del suo pattinaggio, la belga ha ceduto il passo alla Gubanova nel libero, conservando con merito il posto sul podio.

Al quarto posto si è invece classificata la svizzera Livia Kaiser, talento cresciuto in quel di Zurigo dall’allenatrice di origini belghe Linda Van Troyen e dal “nostro” Lorenzo Magri, che dopo aver abbandonato Egna, si è accasato in terra elvetica, pur dedicandosi a consulenze molto richieste che lo hanno portato in ogni parte del mondo. La Kaiser, pattinatrice capace di proporre due programmi molto solidi, è dunque compagna di allenamento della neocampionessa italiana Sarina Joos, capace nell’occasione di un brillante sesto posto, colto in rimonta dopo il nono posto dello short.

La Joos ha stupito non solo per la qualità tecnica dimostrata ma anche per la sicurezza e la determinazione evidenziate nelle due giornate di gara: il suo piazzamento nel libero avrebbe potuto essere migliore se solo non fosse stata giudicata dal pannello tecnico con estrema severità in merito alla natura dei suoi fili d’entrata nel triplo lutz e nel triplo flip. D’altra parte il suo risultato è di buon auspicio in vista dei prossimi Mondiali Junior di Taipei dove, ripetendo la prova di Kaunas, potrebbe regalare inaspettate sorprese. Lara Gutmann ha chiuso invece al decimo posto, completando nel libero una grande rimonta, alla luce del suo modesto sedicesimo posto nello short: è un vero peccato che ancora una volta, visto che ai Nazionali era successa la stessa cosa, sia stata tradita da gravi errori nel primo segmento di gara, poiché il suo splendido libero sulle note di colonne sonore di film di Alfred Hitchkock è stato valorizzato da ottimi salti e da elementi di alto livello.

Nella foto Loena Hendrickx (BEL)

foto di Raniero Corbelletti

Nella foto Gubanova (GEO), Hendrickx (BEL), Pinzarrone (BEL)

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Nella foto Anastasiya Gubanova (GEO)

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Nella foto Nina Pinzarrone (BEL)

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Nella foto Sarina Joos (ITA)

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Categorie: Ghiaccio