Le Artistic International Series 2024 di pattinaggio a rotelle hanno preso il via in quel di Brasilia, ospitate in un bellissimo centro sportivo, lo Iate Club, la cui costruzione si è conclusa nel 1960, ovvero nel medesimo anno in cui la nuova capitale brasiliana venne ultimata e inaugurata dopo un lavoro di 41 mesi.

Avviato nel 2021, il circuito di gare internazionali, fortemente voluto per creare appuntamenti agonistici internazionali di alto livello al di fuori dei tradizionali appuntamenti di Mondiali ed Europei, ha subito quest’anno un ulteriore ridimensionamento poiché dopo che nel 2022 era stato articolato in tre tappe di qualificazione e una finale, svoltasi nella città tedesca di Goettingen, e nel 2023 in due prove di qualificazione e una finale, disputatasi nella città argentina di San Juan, quest’anno, al momento, prevede solo due prove, a questo punto non più qualificative visto che non è prevista una finale.

È dunque un vero peccato che il pattinaggio a rotelle mondiale perda un appuntamento di rilievo, particolarmente probante se visto in prospettiva dei Mondiali previsti a Rimini. In quel di Brasilia hanno fatto logica tappa i migliori pattinatori sudamericani e ugualmente alcuni pattinatori tedeschi di ottimo valore.

Nella danza si sono imposti senza alcuna difficoltà Gabriella Giraldi/Felipe Werle, coppia particolarmente collaudata, brillante quarta ai Mondiali dello scorso anno ad Ibagué. Gabriella e Felipe hanno confermato il loro valore, cogliendo l’occasione per presentare al pubblico e ai giudici internazionali i loro nuovi programmi. Ricordiamo che la Style Dance (corrispondente alla tipologia della rhythm dance del ghiaccio in vigore fino a due anni, per intenderci quella con la pattern dance obbligatoria e la particolare attenzione a key points, ndr) prevede in questa stagione musiche scelte nel contesto del cosiddetto Spanish Medley e nel dettaglio l’esecuzione di una sequenza di danza obbligatoria propria del Tango Argentino. Nello specifico la danza prevede una scelta di ritmi fra Paso Doble, Flamenco, Tango, Valzer Spagnolo, Bolero Gypsy e Fandango. Gabriella, 23 anni, e Felipe, 25, hanno optato nello specifico per il ritmo del tango, spaziando dal famoso “Oblivion” di Astor Piazzolla, sino al noto “Vi Luz y Subi” by Miguel Mateos, chiudendo con un brano tratto dal musical “Forever Tango”. Grazie a una notevole maturità interpretativa i brasiliani hanno subito scavato un solco in classifica rispetto alla coppia colombiana Sandoval/Mendieta, un vantaggio incrementato grazie a un libero molto classico sulle note del brano “E Più ti Penso”, tratto dalla colonna sonora del famoso film “C’era una Volta in America”, interpretato nell’occasione da Andrea Bocelli e Ariana Grande.

Alle spalle del duo brasiliano si sono dunque classificati i colombiani Maria Sandoval/Joan Mendieta, esponenti della scuola di Aponoima, una città non lontana dalla capitale Bogotà. Dodicesimi lo scorso anno ai Mondiali di Ibagué, Maria e Joan hanno sono apparsi in progresso rispetto alla passata stagione, ben impressionando soprattutto nella loro style dance, danzata sulle famose musiche del “Tango de Roxanne”.

Il terzo gradino del podio è stato invece occupato da una coppia di nuova formazione, quella formata dai brasiliani Luana Leao e Thiago Tortato, noto quest’ultimo per essere anche un valido singolista, dodicesimo agli ultimi Mondiali. Interessante è stata poi la presenza in gara di Katherine Bueno/Diego Diaz, prima coppia dell’Uruguay a partecipare dopo molti anni a un evento internazionale: la coppia di Montevideo, molto bella nelle sue linee, ha mostrato di possedere buona qualità tecnica, pagando necessariamente sotto l’aspetto dell’esperienza.

La gara delle coppie è stata caratterizzata dall’assenza dei pattinatori colombiani e ha proposto in gara due binomi, fra i quali ha primeggiato quello argentino, formato da Carolina Perez/Tomas Esposito: ottavi agli ultimi Mondiali, Carolina e Tomas non hanno avuto problemi a regolare la coppia boliviana di stanza in Colombia Saavedra/Mendia, decisamente troppo fallosa nel libero finale.

Nelle foto Gabriella Giraldi/Felipe Werle (BRA)

foto di Raniero Corbelletti