La competizione individuale maschile della tappa brasiliana dell’Artistic International Series ha premiato due atleti particolarmente collaudati, da anni ai vertici delle competizioni internazionali nonostante la ancor giovane età.

In una gara in verità poco affollata (solo quattro gli atleti in gara, ndr), si è infatti imposto non senza sorpresa il brasiliano Erik Leite, esponente insieme con la nota singolista Bianca Ameixeiro e con il famoso danzatore Felipe Werle della scuola di Vitoria, città costiera del Brasile, a nord di Rio de Janeiro. Noto anche con il cognome materno di Medziu, abbreviazione del più complesso Medziukevicius (la madre è di origine lituana, ndr), Erik è spesso in lotta con il fratello Kevin, anch’egli valido pattinatore, ancora inserito nella categoria juniores. Leite, decimo agli ultimi Mondiali, ma oro ai Panamericani di Santiago del dicembre scorso, ha colto una vittoria prestigiosa poiché ha saputo precedere il famoso pattinatore tedesco Tim Schubert, che ai Mondiali dello scorso anno è stato settimo, ma che nel 2022 era stato medaglia di bronzo ai World Games di Birmingham.

La differenza fra i due pattinatori è da collegarsi all’esito dei loro tentativi di triplo salto: nel libero, mentre Leite ha eseguito con rotazione completa i suoi tripli flip, diversamente Schubert ha visto i propri penalizzati perchè o sottoruotati o addirittura da degradare. Il predominio dei due atleti citati, comunqe, non è stato mai messo in discussione, anche perchè il terzo classificato, l’onnipresente brasiliano Thiago Tortato, è rimasto ampiamente staccato.

Molto più combattuta è stata la prova femminile, nella quale le pattinatrici sudamericane l’hanno fatta da padrone. A spuntarla è stata la ventiduenne ecuadoriana Samia Alava, già brillante ottava agli scorsi Mondiali. Reduce da una stagione in cui, a parte il risultato citato, ha dovuto combattere con una serie incredibile di problemi fisici, la Alava aveva cominciato molto bene il 2024, vincendo in gennaio l’America’s Cup di Orlando, in Florida. A Brasilia Samia ha vinto con margine grazie all’esecuzione complessivamente positiva di due tripli toeloop, di due tripli salchow, nonché di due doppi axel. La Alava ha saputo precedere la colombiana Sandra Diaz, grande talento, spesso però discontinua in termini di rendimento. Disastrosa ai Mondiali casalinghi di Ibagué, diciannovesima, ma medaglia d’oro ai prestigiosi Giochi Panamericani, grande competizione polisportiva, la ventisettenne colombiana ha recuperato due posizioni nel libero, pur cadendo nel doppio axel. A completare il podio è stata invece la brasiliana Bianca Ameixeiro, grande delusa degli scorsi Mondiali di Ibagué allorchè fu costretta al ritiro a causa di seri problemi fisici. Medaglia d’oro ai Giochi Sudamericani, ha compensato all’assenza di tripli nel suo programma di gara con la valutazione di components più alta di tutta la gara.

Nella foto Erik Leite (BRA)

foto di Raniero Corbelletti