Praticamente “estinto” in una grande nazione qual è il Canada, il pattinaggio artistico a rotelle sopravvive ancora nelle altre nazioni anglofone extra-continentali che sia pur con notevoli difficoltà tengono vivo il loro movimento. È in tal senso il caso degli Stati Uniti, dell’Australia e della Nuova Zelanda, che nella prima parte dell’estate hanno disputato i loro campionati nazionali, utili come qualificazioni ai prossimi mondiali: vediamo dunque l’esito di tali competizioni, al fine di scoprire eventuali nuovi protagonisti dell’evento iridato.

STATI UNITI – Per il terzo anno consecutivo i Nazionali si sono svolti a Lincoln, nel Nebraska, riunendo nel medesimo contesto tutte le categorie, da quelle giovanili a quelle riservate ai veterani. La partecipazione in termini numerici è stata dunque ampia ma il livello tecnico emerso, pur risultando complessivamente discreto, è parso molto lontano da quello che gli americani mostravano in un passato ormai lontano, allorchè dominavano le scene internazionali, suscitando l’entusiasmo dei tifosi e soprattutto l’interesse dei grandi networks, pronti a contendersi i diritti televisivi dei massimi eventi del nostro sport. In ambito maschile si è registrato il successo di Collin Motley, ventiquattrenne della Virginia, noto per i suoi titoli iridati nel contesto dell’inline. Collin, pattinatore che si destreggia abbastanza bene anche sul ghiaccio, dove purtroppo non è mai riuscito a qualificarsi per i Nazionali, ha fatto suo il quarto titolo consecutivo, facendo dunque meglio della sorella maggiore Natalie, oggi ritiratasi dalle competizioni, che in un recente passato conquistò tre titoli. Nell’occasione Motley ha prevalso sconfiggendo nettamente Michael Slowey, specialista delle coppie di artistico. Slowey, in coppia con Susanna Spatz ha fatto suo il titolo della specialità per il terzo anno consecutivo, ripromettendosi di migliorare i piazzamenti mondiali fin qui ottenuti, il migliori dei quali fu il sesto posto dello scorso anno. Al terzo titolo è giunta anche Ashley Clifford, nona agli ultimi Mondiali, che a Lincoln ha vinto la resistenza della giovane Anna Berman. Quest’ultima, come spesso accade nei paesi anglosassoni, ha gareggiato anche nella categoria juniores, primeggiando con ampio margine e mostrando soprattutto buona qualità. Nella danza, specialità in cui per decenni gli americani sono stati “inarrivabili” per le nostre coppie, era tristemente in gara una sola coppia, quella formata da Madison Kellis/Raphael Amador, bronzo ai Mondiali Juniores del 2021, giunta dunque al terzo titolo di carriera con una prova di buona qualità. Meglio di loro hanno fatto i vincitori della prova junior, ovvero Lillian Gardner/Sean Folstein: Lillian e Sean hanno formato la loro coppia quest’anno, dopo che Sean pattinando con Gabrielle Eskew era stato quinto ai Mondiali di categoria del 2022 e che Lillian, diciassette anni, era stata undicesima ai Mondiali di Ibagué, gareggiando fra i seniores in coppia con Noah Zheng.

AUSTRALIA – I Nazionali australiani di Sydney hanno purtroppo patito l’assenza della miglior pattinatrice dell’intero continente oceanico degli ultimi anni, Carmen Bryant, nipote della grande Tammy Bryant, oro ai World Games del ’97. Tra gli uomini si è confermato campione, ma a un livello tecnico quanto mai modesto, Mitchell Deakin, laddove nelle donne ha fatto suo il titolo Shakira McCoy-Travers, vicecampionessa nazionale lo scorso anno dietro alla citata Bryant. Purtroppo, né tra i seniores, né tra gli juniores si sono registrate in gara coppie, presenti invece nelle categorie giovanili.

NUOVA ZELANDA – Nei Nazionali neozelandesi di Wellington è stato invece assegnato il titolo della danza, andato all’unico binomio in gara, quello formato da Phoenix Reid/Reuben Johnsona: la coppia ha pattinato in modo dignitoso e dunque la speranza è quella di vederlo in gara ai Mondiali di Rimini. Tra le donne si è confermata campionessa Sara Johnston, anche se la sua prova è risultata inferiore per valore tecnico a quella dello scorso anno. Da segnalare infine il successo a livello junior maschile di Liam Fraser, apparso in grande progresso.

Nella foto Collin Motley (USA)

foto di Raniero Corbelletti