La cittadina portoghese di Fafe, posta nel distretto di Braga, ha ospitato i Campionati Europei di pattinaggio artistico a rotelle, che dunque hanno fatto ritorno in terra lusitana sei anni dopo l’edizione di Sao Miguel. L’Italia ha ancora primeggiato nel medagliere e se ciò è stato possibile è anche merito delle coppie di danza azzurre, capaci di occupare l’intero podio, respingendo le velleità delle ottime coppie portoghesi, espressione di una scuola in fase di rinnovamento dopo la stagione dei non dimenticati fratelli Walgode, coppia capace di vincere ogni trofeo a disposizione di un pattinatore a rotelle.

A vincere la medaglia d’oro sono stati i vicecampioni del mondo in carica Martina Nuti e Nicholas Masiero, che di fatto hanno dominato la gara più di quanto dica il punteggio. Nella style dance, che ricordiamo quest’anno essere basata su un medley di ritmi spagnoli, nell’ambito del quale è prevista l’esecuzione come pattern dance di una sequenza di Tango Argentino, Martina e Nicholas hanno preso il comando pur risultando leggermente imprecisi giusto nella sequenza di Tango, classificata di livello 2. Pattinando sulle famose note de “El Choclo”, di “Maddalena” e su quelle della speciale “Malaguena” di Benise, chitarrista americano di chiare origini spagnole, Martina e Nicholas hanno impressionato i giudici soprattutto nei travellings (Twizzles, ndr) e nella sequenza di passi, giustificando in pieno la loro prima posizione.

Nel libero, proposto sulle musiche di Ezio Bosso, nonostante una sequenza di cluster in presa solo di livello base, hanno ben pattinato mostrando una qualità di pattinaggio che può dare loro speranze di vittoria in sede di campionato del mondo.

L’argento è andato a Ilaria Golluscio/Samuele Stasi, che due anni fa ad Andorra furono terzi:la coppia bolognese è parsa decisamente a proprio agio nella style Dance, aiutata probabilmente da una coreografia che ha previsto brani di tango particolarmente noti, come “La Casita de Mes Viejos”, brano tratto dal progetto “Forever Tango”, “Cuenta Conmigo” della famosa cantante argentina Susana Rinaldi e soprattutto di “Verano Porteno” del grande maestro Astor Piazzolla: i travellings di livello quattro e la sequenza di tango argentino di livello tre hanno permesso loro di contenere il distacco di Nuti/Masiero nei termini di tre punti.

La forbice in termini di punti rispetto ai vicecampioni del mondo si è però accentuata nel libero che, se ineccepibile tecnicamente, fatta eccezione per la caduta di Ilaria nel sollevamento coreografico finale (a proposito, il giudice portoghese ha assegnato comunque un incredibile +1 all’elemento, ndr), è sembrato non del tutto convincente in termini coreografici: musiche contemporanee quali quelle di Power-Haus, ormai inflazionate nel mondo delle rotelle, di “Sublime” di Dardust e una versione non particolarmente interessante dell’immortale “The Sound of Silence”, risultano molto difficili da interpretare, proprio perchè non riconducibili a un tema effettivamente riconoscibile in termini narrativi.

Lo stesso problema hanno avuto Linda Siciliano e Vittorio Gastaldi, che hanno vinto la medaglia di bronzo nonostante abbiano pattinato soltanto il quinto libero. Dopo una valida style dance infatti, nell’ultimo segmento di gara hanno ugualmente scelto brani di Power-Haus, alternati ad altre musiche contemporanee, pagando dazio in termini interpretativi.

A rimanere giù dal podio sono state le due coppie portoghesi, in particolare quella formata da Mariana Pinheiro/Diogo Ferreira, bronzo mondiale e oro europeo a livello juniores lo scorso anno: Mariana e Diogo, nel loro bellissimo libero sulla colonna sonora del musical “I Miserabili”, hanno pagato a caro prezzo una caduta, peraltro non plateale ma correttamente chiamata dal pannello tecnico, nel choreo lift, costata loro almento tre punti. I portoghesi hanno comunque talento e in sede mondiale potrebbero legittimamente aspirare a un posto fra le prime cinque posizioni.

Nella foto Martina Nuti/Nicholas Masiero (ITA)

Foto di Raniero Corbelletti

Nella foto Ilaria Golluscio/Samuele Stasi (ITA)

Foto di Raniero Corbelletti

Nella foto Linda Siciliano/Vittorio Gastaldi (ITA)

Foto di Raniero Corbelletti