In occasione dei Campionati Europei di Fafe la federazione di pattinaggio portoghese ha festeggiato il proprio centenario, in occasione del quale è stato pubblicato uno splendido volume che va a ricordare la storia del pattinaggio di una nazione ai vertici del movimento rotellistico mondiale da molti anni a questa parte. I portoghesi hanno avuto tuttavia altri motivi per celebrare l’importante anniversario, grazie alle belle prove fornite dai propri atleti nelle varie competizioni, a partire da quella del grande prodigio del pattinaggio mondiale ovvero Madalena Costa.

Madalena, indiscutibilmente la miglior pattinatrice del mondo, ha dominato la gara della categoria juniores con un punteggio superiore anche a quello del vincitore della gara maschile, peraltro senza utilizzare le sue eccezionali combinazioni e sequenze di tre salti tripli.

La sedicenne campionessa originaria delle Azzorre ha avuto una sola incertezza nel corso della sua gara, a causa di uno step-out nella combinazione triplo flip-triplo toeloop dello short program, ma ha poi realizzato un programma libero impeccabile, forte di formidabili salti: dopo la sequenza triplo flip-euler-triplo salchow e il doppio axel ad inizio della propria prova, Madalena ha proseguito con una combinazione triplo lutz-triplo toeloop e un triplo loop, per poi concludere con una combinazione magnifica triplo flip-triplo toeloop posta a pochi secondi dalla fine del suo programma.

La Costa è dunque sulla buona strada per ripetersi anche a livello mondiale, dove comunque, purtroppo, gareggerà ancora a livello juniores, pur potendo vincere a mani basse anche nella categoria assoluta. Alle sue spalle, pur staccata di oltre settanta punti, ha comunque brillato la spagnola Paula Roman, argento davanti all’azzurra Chiara Tegamelli.

Tra gli uomini, assente l’altro grande talento del pattinaggio mondiale, il fenomenale spagnolo Guillermo Gomez, ad aggiudicarsi il titolo è stato un altro spagnolo, Unai Cereijo, che vincendo entrambi i segmenti di gara ha sconfitto il connazionale campione uscente Ferran Clavero, in una gara che ha visto la prima storica medaglia di un pattinatore di Andorra, Eric Barbeitos.

L’Italia ha invece gioito nelle prove di coppia: nelle coppie, senza binomi stranieri in gara, l’Italia ha avuto via libera grazie ai propri ottimi pattinatori, a partire da Angelica Polli/Josè Enrico Inglese, primi davanti ad Alessia Berto/Thomas Lauri. Particolarmente gradita è stata inoltre la vittoria nella danza dei bolognesi Elisa Cavina/Yuri Allegranti, bravi a superare le coppie portoghesi Sousa/Carvalho e Soares/De Sousa.

Nella foto Madalena Costa (POR)

Foto di Raniero Corbelletti

Nella foto Unai Cereijo (ESP)

Foto di Raniero Corbelletti

Nella foto Angelica Polli/Josè Enrico Inglese (ITA)

Foto di Raniero Corbelletti

Nella foto Elisa Cavina/Yuri Allegranti (ITA)

Foto di Raniero Corbelletti