Si è ulteriormente allungata la striscia di vittorie di Charlene Guignard e Marco Fabbri: con il successo colto sul ghiaccio di IceLab, centro di eccellenza ISU, la coppia milanese ha infatti colto l’ottavo titolo consecutivo nella più importante gara internazionale che si disputa in Italia, essendo il Lombardia Trophy parte integrante delle Challenger Series.
Marco e Charlene hanno dominato la competizione, proponendo a giudici e pubblico i loro nuovi programmi, apparsi da subito molto competitivi e originali. Nella rhythm dance, quest’anno orchestrata su musiche volte a rapprsentare “Danze e Stili sociali degli anni ’50, ’60 e ’70”, la coppia azzurra ha evidenziato un ottimo stato di forma ma soprattutto ha mostrato la validità delle proprie scelte coreografiche, incentrate su musiche degli anni Settanta, fra le quali hanno spiccato “For Once in My Life” del grande Stevie Wonder e l’iconico “You Make Me Feel”, proposto in versione remix.
Decisamente brillante è stato anche il secondo segmento di gara dove, nonostante un errore evidente, ma non visto da alcuni giudici (le valutazioni hanno oscillato dal -2 al +3, ndr), nel sollevamento coreografico finale, la coppia di Barbara Fusar Poli ha presentato un libero che ha tratto ispirazione dalla fortunata esibizione presentata nei galà della scorsa stagione, in cui i due milanesi hanno impersonato con successo due robot. Gli azzurri hanno confermato in pieno la qualità del loro pattinaggio, staccando i secondi classificati di quasi quaranta punti.
Ad occupare il secondo gradino del podio è stata la figlia d’arte Annabelle Morozov, da quest’anno in coppia con Jeffrey Chen. Annabelle negli ultimi anni aveva pattinato in Russia sotto la guida di Aleksey Gorshkov prima e Anzhelika Krylova poi, cogliendo importanti piazzamenti nelle gare del Grand Prix russo, prove organizzate dalla federazione russa per ovviare al bando dalle gare internazionali. Dopo aver lasciato il suo primo partner Andrey Bagin, la figlia del grande allenatore-coreografo Nikolay Morozov aveva iniziato con buon successo una nuova partnership con Igor Yeryomenko: un grave infortunio patito a causa di uno scontro con un’altra pattinatrice durante il warm-up di una competizione, ha costretto Annabelle a una lunga pausa e a un trasferimento negli Stati Uniti per meglio proseguire la propria convalescenza.
Alla fine di questo lungo periodo, non volendo Yeryomenko rimanere in America, ha preso la decisione di cambiare partner e bandiera sportiva, lei che di fatto ha tre nazionalità, russa per parte di padre, francese per parte di madre e americana, essendo nata negli States. Difficile dire quale futuro avrà la partnership, i cui programmi sono curati dallo stesso Morozov, laddove la parte tecnica è curata dal grande Charlie White, campione olimpico 2014 con Meryl Davis, e dalla moglie dello stesso White, Tanith Belbin, argento olimpico a Torino 2006 con Benjamin Agosto: di fatto l’inizio è stato promettente, poiché il nuovo binomio si è lasciato alle spalle i campioni del mondo juniores dello scorso anno, ovvero i connazionali Leah Neset/Artyom Markelov, coppia di stanza a Colorado Springs, allenata da Yelena Khalyavina-Dostatni.
In gara si sono distinte altre tre coppie azzurre, la migliore delle quali è stata quella formata da Leia Dozzi e Pietro Papetti, allievi a London in Canada del bicampione olimpico Scott Moir e dei coniugi Diaz, ovvero Adrian e Madison Hubbell, lui valente danzatore spagnolo, lei bronzo olimpico a Pechino, nonché oro a squadre nella stessa Olimpiade dopo il declassamento al terzo posto della Russia. Leia e Pietro hanno chiuso al nono posto, ben impressionando nel libero sulle musiche tratte da brani del cantautore israeliano Asaf Avidan.
Alle loro spalle, decimi. si sono subito collocati i romani Giulia Paolino e Andrea Tuba, esordienti fra i seniores. Allenati tra Milano e Mentana da Valter Rizzo, Brunhilde Bianchi e Stefania De Luca, i due azzurri erano al rientro agonistico dopo una lunga sosta, causata da un grave infortunio patito da Andrea alla vigilia degli scorsi campionati italiani: molto bello è sembrato il loro libero, orchestrato sulle splendide note di “The Storm” di Havasi e dunque del tutto meritato è stato il loro piazzamento. Positiva è stata anche la prova di Carlotta Argentieri e Francesco Riva, coppia allenata da Luca Lanotte, ex-campione del mondo e d’Europa con Anna Cappellini: la giovane coppia ha chiuso undicesima, distinguendosi in particolare per una bella rhythm dance sulle note degli Abba.
Nella foto Charlene Guignard/Marco Fabbri (ITA) con Roberto Pelizzola e Barbara Fusar Poli

Nelle foto Charlene Guignard/Marco Fabbri (ITA)

