Per il secondo anno consecutivo, esattamente dunque come dodici mesi fa in quel di Ibagué, i campionati mondiali di danza a rotelle hanno registrato il dominio della scuola italiana, capace di una splendida tripletta. A dir la verità è dall’edizione 2002 dei Mondiali, disputati all’epoca in quel di Wuppertal, che l’Italia impone la sua legge in ambito iridato. In quell’occasione i meravigliosi fratelli Emanuela e Marco Bornati ruppero un vero e proprio tabù, sconfiggendo le allora imbattibili coppie americane: da allora solo una volta il titolo è uscito dai confini nazionali, quando nel 2022 i fratelli portoghesi Ana Luisa e Pedro Walgode trionfarono in quel di Buenos Aires. Di fatto è la settima volta che i danzatori italiani monopolizzano il podio, a testimonianza di un livello tecnico che negli anni ha scavato un vero e proprio solco rispetto alle coppie degli altri paesi.

Come lo scorso anno ad imporsi sono stati i giovanisimi Roberta Sasso e Gherardo Altieri Degrassi, talenti eccezionali, che non solo hanno vinto il titolo iridato assoluto lo scorso anno ad Ibagué, ma anche due titoli mondiali juniores nel 2021 e nel 2022. Pattinatori dalla classe cristallina, nonostante la giovane età hanno mostrato grandi abilità a livello interpretativo e coreografico, costruendo il loro successo grazie alle componenti del programma. Rispetto ai diretti rivali, i bravissimi campioni europei Caterina Artoni/Raoul Allegranti, hanno soprattutto fatto valere la loro maestria artistica, se è vero che nella style dance il loro punteggio tecnico è stato inferiore di un punto a quello dei rivali e che nel libero è stato pressochè equivalente.

Bellissimi nella loro selezione di brani di tango argentino, hanno entusiasmato il pubblico di Rimini nel libero, proponendo, è opinione personale, sulle note di brani utili a fare da sfondo alla storia di Paolo e Francesca, una coreografia certamente valida ma meno accattivante di altre da loro proposte: in realtà la vicenda dei due personaggi danteschi è emersa chiaramente solo nelle due parti “parlate” evocative, poste all’inizio e alla fine del programma, risultando più difficile a cogliersi nel cuore dello stesso. Roberta e Gherardo d’altra parte sono giovanissimi e dunque i loro margini di miglioramento sono ancora enormi sotto tutti i punti di vista del loro pattinaggio.

Lo sanno bene i citati Artoni/Allegranti, coppia bolognese seguita da Andrea Gandolfi, che a livello coreografico si avvalgono del supporto della grande Barbara Fusar Poli, già campionessa del mondo di danza sul ghiaccio con Maurizio Margaglio: sfortunati lo scorso anno nella loro style dance, in questa occasione hanno brillato nello specifico segmento di gara, interpretando magistralmente il loro tango, in special modo l’immortale “Libertango” di Astor Piazzolla, chiudendo in tal modo al secondo posto la loro prova, grazie ad elementi tecnici tutti di livello quattro. Nel libero, basato fondamentalmente sulle note di “Je Suis Malade”, proposto nell’interpretazione di Lara Fabian, hanno meritatamente confermato la medaglia d’argento, la prima a livello mondiale, dopo i due bronzi del 2022 e del 2023.

Con un’interpretazione intensa ed emozionante hanno tenuto a distanza la terza coppia azzurra, formata da Martina Nuti e Nicholas Masiero, vicecampioni mondiali lo scorso anno. Reduci da una stagione resa complessa da problemi fisici, i due venticinquenni azzurri si sono complicati la vita, come si suol dire, nella style dance, allorchè la loro hold step sequence veniva classificata solo di livello due. Nella danza libera, presentata in gran parte su musiche di Ezio Bosso, hanno pattinato a grandi livelli, giustificando pienamente la loro pesenza sul podio.

Dietro le coppie azzurre hanno destato ottima impressione i giovanissimi portoghesi Mariana Pinheiro/Diogo Ferreira, all’esordio a livello seniores dopo il bronzo mondiale a livello junior lo scorso anno. Pur non avendo linee ampie e particolarmente eleganti i due lusitani sono molto forti dal punto di vista tecnico, come hanno dimostrato nel libero, danzato sulle note del musical “I Miserabili”. “Solo” quinti sono stati i brasiliani Gabriella Giraldi/Felipe Werle, che lo scorso erano stati quarti e che quest’anno avevano vinto la tappa delle International Series di Brasilia: fatale per loro è stata la style dance pattinata sottotono, con i travellings (twizzles) e la Hold Sequence solo di livello due. Nel complesso va detto che la gara è stata molto piacevole e ha proposto in competizione quindici coppie, segno di una incoragginate ripresa della specialità a livello internazionale.

Nella foto Roberta Sasso/Gherardo Altieri De Grassi (ITA)

Foto di Raniero Corbelletti

Nella foto Caterina Artoni/Raoul Allegranti (ITA)

Foto di Raniero Corbelletti

Nella foto di Martina Nuti/Nicholas Masiero (ITA)

Foto di Raniero Corbelletti