I Campionati del Mondo Juniores, svoltisi nell’ambito dei World Roller Games, sono stati nobilitati dalla eccellenti prestazioni offerte dai due più grandi fuoriclasse che il pattinaggio a rotelle offre al momento, non solo nel contesto delle prove individuali, ma in senso assoluto. Stiamo parlando dello spagnolo Guillermo Gomez e della portoghese Madalena Costa, che a Rimini si sono laureati campioni, suscitando la totale ammirazione del pubblico e degli addetti ai lavori.
Madalena, sedici anni compiuti lo scorso mese di ottobre, ha confermato il titolo vinto lo scorso anno ad Ibaguè, letteralmente surclassando le rivali, tra le quali si è distinta con due splendide prestazioni l’azzurra Matilde Caputo, capace di vincere con pieno merito la medaglia d’argento, davanti alla spagnola Paula Roman, bronzo. La pattinatrice di Madeira, capoluogo delle isole Azzorre, possedimento portoghese nell’oceano Atlantico, ha staccato la nostra pattinatrice di ben 56 punti, tre in più rispetto a quelli inflitti lo scorso anno a Sira Bella e a Gioia Fiori, rispettivamente quarta e seconda quest’anno fra le seniores!
Madalena nel corto non è stata esente da errore, se è vero che nel suo triplo flip d’apertura ha commesso uno step-out: tuttavia il resto del programma, basato sulle note di “Amalia”, bellissimo brano dedicato alla famosa interprete di Fado Amalia Rodrigues, era di eccezionale livello, a partire da una combinazione triplo lutz-triplo toeloop-triplo toeloop, da un doppio axel preso da posizione difficile e da una studenda trottola combinata. Nonostante l’errore, il punteggio premiava la portoghese, con un 92.98 molto vicino al suo record del mondo (93.75).
Record che non mancava nel programma libero, allorchè raggiungeva un incredibile 154.44, per un totale strabiliante di 247.42, punteggi entrambi superiori a quelli conseguiti dai due vincitori delle prove assolute, maschile e femminile! L’allieva della madre Sheila Rodrigues, sul brano “I Like the Way”, ha iniziato con la combinazione triplo flip-euler-triplo salchow, per poi proseguire con il doppio axel, la combinazione triplo lutz-triplo toeloop, il triplo loop e la combinazione triplo flip-triplo toeloop, posta a chiudere il programma. Di fronte a un talento tanto grande ci si chiede davvero quali possano essere i suoi limiti e che senso abbia per lei competere a livello junior, visto l’eccessivo divario con le rivali.
Guillermo Gomez, non al meglio della forma, ha comunque vinto la medaglia d’oro con un punteggio eccellente, anche se lontano dodici punti da quello realizzato alle Artistic International Series di Trieste. Il diciassettenne madrileno ha staccato nettamente di quasi trenta punti il pur bravo connazionale Unai Cereijo, medaglia d’argento, e di ben 75 lunghezze l’azzurro Daniele Ricci, bronzo.
Gomez ha proposto con successo le sue due bellissime coreografie di quest’anno, il corto su uno swing di Sam Harris e il libero su una serie di musiche, fra le quali hanno spiccato “In Memoriam” di Kirill Richter e “Imagine”, nella versione della rock band dei “Boyce Avenue”, mostrando il suo immenso talento, ormai pronto per il palcoscenico assoluto.
Nella danza è tornata ad imporsi la scuola portoghese grazie alla coppia Ema Sousa/Diogo Carvalho, primi in entrambi i segmenti di gara, così da distanziare, in una lotta vissuta sul filo dei centesimi, gli azzurri Elisa Cavina/Yuri Allegranti, davvero bravi a riportare sul podio iridato, dopo un anno di assenza la scuola italiana. I bolognesi hanno relegato alla medaglia di bronzo i campioni del mondo uscenti, ovvero i colombiani Maria Paula Munoz/Jeshua Folleco, capaci di tenere a bada le velleità della seconda coppia azzurra, quella formata da Alice Vedova/Emanuele Babuin.
Nelle coppie ha confermato il proprio titolo Josè Inglese, che quest’anno ha trionfato con una nuova partner, Angelica Polli. La coppia riminese ha dominato la competizione dall’alto di una qualità tecnica inarrivabile per gli altri binomi, fra i quali si è distinta la seconda coppia italiana, quella formata da Ludovica Pari/Noah Cavallini, capace di vincere l’argento, con i colombiani Geraldine Ganan/Isaac Sotomayor a prendersi il bronzo.
Nella foto Madalena Costa (POR)
Nella foto Guillermo Gomez (ESP)