Il pattinaggio inline, sempre alla ricerca di una completa diffusione a livello internazionale, ha vissuto in quel di Asuncion, capitale del Paraguay, un momento agonistico di grande rilievo, in occasione della disputa della seconda edizione dei Giochi Sudamericani degli Sport Rotellistici.

Escluso infatti dal programma dei Giochi Panamericani, il pattinaggio inline ha trovato finalmente giusto spazio in una rassegna che si avvia a divenire un appuntamento classico della stagione sudamericana delle rotelle. Peccato soltanto che nell’occasione non siano andate in scena le competizioni maschili, così che a cimentarsi in gara siano state solo le donne.

Tra le seniores il dominio della nazionale argentina è stato totale, visto che il podio è stato monopolizzato dalle ragazze biancocelesti. Ad imporsi è stata Leila Melina Aciar, vicecampionessa del mondo lo scorso anno dietro la nostra Sofia Paronetto: la Aciar ha staccato nettamente Camila Coscarelli, che agli scorsi mondiali si era classificata al quarto posto.

Tutto l’interesse dei media è stato però rivolto alla competizione juniores, dove a prevalere è stata con un ottimo punteggio la quindicenne brasiliana Maria Joaquina Cavalcanti Reikdal, balzata agli onori delle cronache per essere stata la prima pattinatrice transgender a partecipare a gare internazionali, non solo inline ma anche su ghiaccio.

Maria Joaquina, originaria di Curitiba, alla nascita è stata registrata all’anagrafe come Joao e come tale, all’età di otto anni, è stato adottato insieme a un fratello e a una sorella da una coppia di genitori omosessuali, i due noti allenatori di pattinaggio Gustavo Cavalcanti e Cleber Reikdal.

Joao sin da piccolo cominciò tuttavia a sentirsi femmina e i genitori, compresa la situazione, lo incoraggiarono verso la scelta di una precoce transizione. È così che Joao è divenuto Maria Joaquina, che per evidente sollecitazione genitoriale si è avvicinata alla pratica del pattinaggio artistico, riuscendo nella passione e nell’amore per il nostro sport a trovare la giusta forza per vincere gli inevitabili momenti di depressione, legati alla propria condizione, spesso oggetto di ingiustificati pregiudizi.

Per lei tuttavia il percorso agonistico non è stato affatto facile, poiché fino all’età di undici anni la sua appartenenza al genere femminile non era legalmente certificata, così che nelle prime gare cui partecipò non mancò un certo imbarazzo, laddove ammessa in gara tra le ragazze veniva ancora presentata con il nome maschile. La situazione è cambiata radicalmente nel 2020, quando il tribunale brasiliano ha ratificato il suo percorso di riassegnazione di genere, permettendole di gareggiare tra le ragazze, a livello nazionale, senza alcuna limitazione.

L’approdo all’attività internazionale ha ulteriormente confermato il suo status di ragazza, poiché i controlli medici richiesti dalle federazioni internazionali, ISU e World Skate, hanno evidenziato che il suo livello di testosterone è pienamente nei limiti imposti alle atlete transgender per competere a livello femminile: in tal senso Maria Joaquina per lungo tempo non ha avuto problemi, poiché i suoi livelli ormonali erano naturalmente bassi, ma successivamente, entrando in fase puberale è stata sottoposta a una terapia ormonale specifica che le ha garantito la piena legittimità a competere tra le ragazze.

In stagione Maria Joaquina ha rappresentato il Brasile nel Grand Prix Junior di pattinaggio su ghiaccio, prendendo parte alla tappa lettone e a quella italiana di Egna, ed ora nell’inline vi è stata per lei la piena consacrazione con il successo ai giochi sudamericani, una vittoria questa che si annuncia come la prima di una lunga serie.

II GIOCHI SUDAMERICANI DEGLI SPORT ROTELLISTICI

Asuncion (PAR), 02/03.04.2023

INLINE DONNE

1. Leila Melina Aciar ARG 98.67 (1/35.40-1/63.27), 2. Camila Coscarelli ARG 82.48 (2/32.01-3/50.47), 3. Candela Gallardo ARG 81.42 (4/30.18-2/51.24), 4. Maysa Veiga BRA 77.16 (3/30.63-4/46.53), 5. Sonia Zampella ARG 61.92 (5/23.66-5/38.26), 6. Delfina Lang ARG 58.93 (6/22.99-6/35.94), 7. Catalina Godoy CHI 40.14 (7/18.40-7/21.74).

INLINE DONNE JUNIORES

1. Maria Joaquina Cavalcanti Reikdal BRA 120.00 (1/46.97-1/73.03), 2. Abril Ortega ARG 69.71 (2/26.54-2/43.17).

(nelle foto Maria Joaquina Cavalcanti Reikdal)

foto di Raniero Corbelletti
foto di Raniero Corbelletti

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