Per la terza volta nella sua storia i Campionati Europei di pattinaggio artistico hanno fatto tappa in quel di Tallinn, la capitale dell’Estonia divenuta negli ultimi anni un vero e proprio punto di riferimento del pattinaggio mondiale, avendo ospitato oltre ai citati Europei anche i Four Continents. La prima volta degli Europei sulla costa estone del Baltico fu nel 2010, allorchè le gare si svolsero nella Saku Suurhall, arena che oggi si chiama Unibet e che sorge nel quartiere di Haabersti. Fu quella un’edizione molto fortunata per l’Italia, che vide salire sul gradino più alto del podio Carolina Kostner e cogliere una fantastica medaglia d’argento i bravissimi Federica Faiella/Massico Scali nella danza.
Nella seconda occasione, nel 2022, quando le gare si svolsero come quest’anno nella Tondiraba Arena, poco appariscente ma molto funzionale impianto “perso” nella periferia della città, fu Daniel Grassl a conquistare una bellissima medaglia d’argento, mentre nella danza Charlene Guignard/Marco Fabbri ottennero la medaglia di bronzo in scia alle coppie russe.
A tre anni di distanza, Charlene e Marco hanno confermato tutto il loro valore, aggiudicandosi il terzo titolo europeo consecutivo, il quattordicesimo per l’Italia, che accanto agli allori della coppia milanese può unire quello storico di Barbara Fusar Poli/Maurizio Margaglio, i due del leggendario Carlo Fassi, i cinque della straordinaria Carolina Kostner, per giungere poi ai titoli di Anna Cappellini/Luca Lanotte, di Sara Conti/Niccolò Macii e di Lucrezia Beccari/Matteo Guarise.
Il titolo degli allievi di Barbara Fusar Poli, che li segue al Forum di Milano insieme a Roberto Pelizzola e Lukas Csolley, non era per nulla scontato, visto che le due coppie provenienti dal dominante centro di allenamento di Montreal, quella francese di Loparyova/Brissaud e quella inglese di Fear/Gibson, non nascondevano l’ambizione di tendere un agguato alla coppia azzurra. Diversamente Marco e Charlene hanno letteralmente dominato la competizione, lasciando gli avversari nella imbarazzante condizione di darsi reciprocamente battaglia e nella difficile situazione di difendersi dalla splendida crescita artistica e tecnica dei finlandesi Turkkila/Versluis.
Gli azzurri hanno preso il comando con una prestazione buona ma non perfetta nella rhythm dance, da loro voluta rigorosamente fedele ai dettami regolamentari di stagione: Marco non era preciso nella sua esecuzione dei twizzles, così che il vantaggio finale sulla parzialmente sorprendente coppia francese era di solo un punto e mezzo. Nel libero, nel loro programma sul tema dei robot, ampiamente rimaneggiato in stagione alla luce delle segnalazioni dei giudici a livello internazionale, hanno poi preso il largo nonostante l’esecuzione delle loro sequenze di passi non sia stata valutata al meglio dal pannello tecnico. È così che la nostra coppia faceva suo il terzo titolo consecutivo, proiettandosi piena di speranza verso i Mondiali di Boston, dove cercherà la conferma del podio mondiale conquistato lo scorso anno.
La lotta per le altre medaglie si è risolta sul filo dei centesimi, con i francesi Loparyova/Brissaud capaci di vincere la loro prima medaglia in una grande manifestazione con settanta centesimi di vantaggio sulla coppia britannica. Allievi dell’ex-danzatrice Roxane Petetin, che per sostenere la crescita tecnica dei propri allievi si è poi rivolta al gruppo di allenatori con base in Quebec, ovvero Haguenauer, Dubreuil e Lauzon, Yevgeniya e Geoffrey hanno impressionato soprattutto nel primo segmento di gara, dove, su brani del famoso gruppo dei Boney M, hanno non solo mostrato grandi progressi a livello tecnico ma hanno anche saputo sapientamente coinvolgere il pubblico. Nel libero, su brani del musicista francese Loik Gomez, noto con lo pseudonimo di BFRND (nel dettaglio la parola “boyfriend” privata delle vocali, ndr), hanno meno impressionato ma hanno difeso la loro medaglia dal ritorno degli inglesi Fear/Gibson.
Arrivati a Tallinn con l’idea di spodestare la coppia italiana, gli inglesi hanno subito una vera e propria batosta, finendo per essere sopravanzati dai compagni di allenamento: in effetti, aldilà delle problematiche tecniche, sembra che i giudici abbiano manifestato una certa “stanchezza” nei loro confronti, da intendersi relativa ai loro programmi monocordi nel gusto delle loro coreografie. Buon per loro che i finlandesi Turkkila/Versluis abbiano mancato il sorpasso per 33 centesimi di punto, nonostante due programmi di gara eccellenti. La coppia allenata da Maurizio Margaglio avrebbe meritato la medaglia, grazie anche alle due coreografie-gioiello che il nostro Massimo Scali ha confezionato per loro. Terzi ad Espoo due anni fa, ma solo sesti lo scorso anno, i finlandesi hanno le carte in regola, nonostante l’anagrafe non sia del tutto incoraggiante (30 anni per entrambi, ndr), per diventare coppia da podio anche a livello mondiale sin dalla prossima stagione.
Nella foto il podio della gara di danza, Loparyova/Brissaud, Guignard/Fabbri e Fear/Gibson

Nella foto Charlene Guignard/Marco Fabbri (ITA)

Nella foto Loparyova/Brissaud (FRA)

Nella foto Fear/Gibson (GBR)

Nella foto Turkkila/Versluis (FIN)
