La gara maschile dei Campionati Europei andati in scena in quel di Tallinn è risultata particolarmente avvincente, proponendo una situazione del tutto inusuale, visto che mai in passato si era visto un ribaltamento di classifica tale, quale a quello registratosi. Ad imporsi è stato, non senza sorpresa, lo svizzero Lukas Britschgi, già capace di salire sul podio continentale due anni fa in quel di Espoo, alle spalle del francese Siao Him Fa. Il pattinatore elvetico, reduce da una stagione senza acuti, era finito solo ottavo nello short program, complice un’esecuzione imprecisa del quadruplo toeloop e una combinazione che al previsto triplo lutz ha fatto seguire un semplice doppio toeloop. L’allievo di quel Michael Huth, ex pattinatore della Germania Est, noto per aver portato ai massimi allori la nostra Carolina Kostner, aveva accumulato ben undici punti di distacco dalla vetta della classifica, occupata dal citato Siao Him Fa.
Sceso in pista senza nulla da perdere, nel suo programma sulle note di brani del compositore americano Ryan Taubert, realizzava una vera e propria impresa, vincendo il segmento di gara e con esso l’intera competizione. Nel suo libero, caratterizzato da due quadrupli toeloop, di cui uno in combinazione con un doppio toeloop, e due tripli axel, di cui uno in sequenza con due doppi axel, commetteva un unico errore nel suo ultimo salto, un triplo flip concluso con uno step-out, ma soprattutto aveva modo di evidenziare la qualità del suo pattinaggio, meritandosi in pieno un titolo che alla Svizzera mancava dal 1947, allorchè il famoso Hans Gerschwiler si impose nell’edizione casalinga di Davos. Nemmeno il grande Stephane Lambiel, due volte campione mondiale nel 2005 e nel 2006, oltre che vicecampione olimpico 2006, era mai riuscito nell’impresa di vincere un titolo europeo, così che quella di Britschgi appare come una vittoria di grande valore.
Alle sue spalle, per la gioia di tutti gli appassionati italiani, vi è stato l’argento del nostro Nikolaj Memola, un risultato di grande prestigio, sembrato, a torto, ai più inatteso. In realtà il pattinatore milanese era apparso in chiaro progresso di forma nelle sue ultime uscite agonistiche, complice anche la scelta rivelatasi felice di tornare al vecchio libero sulle note di brani di Michael Newman e in particolare sulla famosa “Le Di a la Caza Alcance”, brano cantato dalla grande interprete spagnola Estrella Morente: dunque nessuno stupore se a Tallinn è sceso in pista consapevole di potersi giocare un piazzamento di rilievo.
Nikolaj, allenato dalla mamma Olga Romanova, ex-pattinatrice russa un tempo allieva di Aleksey Mishin a San Pietroburgo, aveva chiuso al quinto posto lo short program, grazie a un ottimo programma, penalizzato soltanto dai fili d’entrata incerti rilevati dal pannello tecnico nel suo quadruplo lutz iniziale e nel triplo lutz in combinazione con il triplo toeloop.
Nel libero l’azzurro apriva con una splendida combinazione quadruplo lutz-triplo toeloop, per poi eseguire un altro quadruplo lutz in singolo e due tripli axel, di cui uno in sequenza con un euler e un triplo salchow. Nella parte finale del programma, complice la stanchezza, chiudeva sul quarto il suo ultimo salto, un triplo flip, ed eseguiva la flying seat spin solo di livello uno, ma nonostante ciò concludeva il segmento di gara al secondo posto meritando l’argento. Memola è dunque divenuto il quinto pattinatore italiano a salire sul podio di un campionato europeo, dopo Carlo Fassi, Samuel Contesti, Matteo Rizzo e Daniel Grassl, a testimonianza del valore che il pattinaggio italiano ha assunto negli anni.
Il podio veniva completato dal due volte campione europeo Adam Siao Him Fa, che pure aveva concluso lo short program al primo posto. Il transalpino, reduce da un infortunio, ha mostrato la propria imperfetta condizione di forma nel libero, in cui troppi erano gli errori da lui commessi. Alla fine, tuttavia, la prova ugualmente negativa del russo-georgiano Nika Egadze, brillante secondo nello short, gli consentiva di conservare il bronzo, utile a soddisfare i tifosi francesi, particolarmente delusi dall’ennesima controprestazione di Kevin Aymoz, arrivato in Estonia con ambizioni di medaglia ma alla fine malinconicamente ventiduesimo.
A conquistare un’ ulteriore medaglia europea ha provato inutilmente Matteo Rizzo, argento lo scorso a Kaunas: il milanese delle Fiamme Azzurre ha chiuso in una brillante quinta posizione, retrocedendo dal quarto posto nello short. La sua prova va comunque valutata molto positivamente, anche perchè giova non dimenticare che dopo i campionati europei dello scorso anno, aveva dovuto subire un delicato intervento chirurgico all’anca, da tempo infortunata. Tornato a pattinare a pieno regime solo nella tarda primavera scorsa, Matteo ha sì ritrovato lentamente la forma, ma ha comunque pagato durante la stagione una preparazione incompleta.
Sfortunata è stata la prova di Daniel Grassl, reduce dall’argento alle Universiadi e dal quinto titolo nazionale. Quarto nella finale del Grand Prix a Grenoble, il rappresentante delle Fiamme Oro è sembrato nel libero un po’ stanco, oltre che deluso dall’esito dello short program, chiuso al decimo posto, a causa non solo della non completa rotazione dei suoi salti, ma anche di un’inopinata caduta nella sequenza di passi. Nel libero ha tentato una disperata rimonta, ma il ripetersi di salti non completi di rotazione e una caduta nel triplo lutz finale, hanno fermato la stessa all’ottavo posto.
Nella foto il podio della gara uomini, Nikolaj Memola (ITA), Lukas Britschgi (SUI) e Adam Siao Him Fa (FRA)

Foto di Flavio Valle
Nella foto Nikolaj Memola (ITA)

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Nella foto Lukas Britschgi (SUI)

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Nella foto Adam Siao Him Fa (FRA)

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