Era il 26 ottobre 1990, quando con uno splendido “Gran Galà Internazionale di Pattinaggio su ghiaccio” la bellissima arena del Forum di Assago veniva inaugurata al grande pubblico, proponendo le esibizioni indimenticabili di grandi campioni del nostro sport: quella sera scesero sul ghiaccio Katarina Witt, Scott Hamilton, Marina Klimova e Sergey Ponomarenko, Yekaterina Gordeyeva e Sergey Grinkov, Jill Trenary, Petr Barna, Stefania Calegari e Pasquale Camerlengo, campioni che pattinarono davanti ad un pubblico entusiasta, che all’epoca li conosceva e li apprezzava già molto bene: erano infatti gli anni in cui il pattinaggio andava in prima serata su TeleMontecarlo, con i commenti di Marina D’Agata, Massimo Benedetti e, prima di loro, della compianta grande campionessa Rita Trapanese e di Enrico Crespi.
L’arena del Forum era praticamente gremita, essendo i 13000 posti della sua capienza tutti occupati: poco importa se alcune infrastrutture erano state ultimate da poco e non erano ancora funzionali, perchè quella fu una serata memorabile. A distanza di quasi trentacinque anni da quell’evento, il Forum ha ospitato nuovamente un grande evento del nostro sport, ovvero una competizione preolimpica, che preannuncia il grande appuntamento delle Olimpiadi di Milano-Cortina del prossimo anno, quando sul ghiaccio milanese torneranno ad essere protagonisti i più grandi campioni del nostro sport, così come accadde ai Campionati Europei 1998 e ai Campionati Mondiali 2018.
Le gare preolimpiche milanesi hanno visto in pista molti protagonisti dei recenti Europei di Tallinn, oltre che atleti di ottimo livello provenienti da Stati Uniti e Giappone, fornendo ottimi riscontri tecnici in un contesto ambientale di primordine. La competizione della danza ha visto primeggiare la coppia finlandese formata da Juulia Turkkila/Matthias Versluis, recenti quarti ai citati campionati continentali, ma già bronzo europeo due anni fa ad Espoo. Con loro ha vinto un po’ anche l’Italia, poiché la coppia è allenata dal nostro grande Maurizio Margaglio, oro europeo e mondiale nel 2001 con Barbara Fusar Poli, ed è coreografata dall’altrettanto grande Massimo Scali, argento europeo e bronzo mondiale nel 2010 con Federica Faiella. Gli atleti di Helsinki hanno vinto con autorevolezza, impressionando la platea soprattutto con il loro libero su una moderna versione di tango, che già a Tallinn li aveva proiettati vicinissimi al podio.
Apparsi pienamente consapevoli del loro potenziale, hanno tenuto a debita distanza la coppia statunitense formata da Caroline Green e Michael Parsons, coppia medaglia d’oro ai Four Continents del 2022, allenata da grandi personaggi del pattinaggio mondiale, quali Charlie White, campione olimpico 2014 con Meryl Davis, e la moglie di lui, Tanith Belbin, argento ai Giochi torinesi del 2006 con Benjamin Agosto. Caroline e Michael hanno proposto una bella interpretazione nel loro libero sulle note di una originale versione della molto famosa, “Dance Me to the End of Love”, cover del famoso Leonard Cohen: danzando senza errori hanno sopravanzato nettamente la coppia campione di Germania, Janse van Rensburg/Steffan, binomio di base nella iconica Oberstdorf, dove si allena sotto la guida di due ottimi ex-pattinatori sovietici, i coniugi Sinitsyn, rispettivamente Rostislav e Natalya Karamyshova. Jennifer che gareggia con il cognome da sposata, Janse van Rensburg, altro non è che Jennifer Urban, ex-singolista allieva di Michael Huth, per anni compagna di allenamento della nostra Carolina Kostner, prima di trovare la propria migliore dimensione nella danza su ghiaccio.
In gara vi erano anche i nostri Giulia Paolino/Andrea Tuba, recenti medaglia di bronzo alle Universiadi di Torino, che hanno disputato una gara particolarmente valida, finendo al quinto posto a ridosso della coppia ungherese Ignateva/Szemko, allenata dalla Fusar Poli, da una parte confermando in pieno il loro valore e d’altro canto superando con merito l’altra coppia azzurra formata da Leia Dozzi/Pietro Papetti, che li aveva preceduti in sede di campionato italiano e che a Milano ha dovuto accontentarsi di un modesto settimo posto, complice un’infelice rhythm dance.
Nella foto Juulia Turkkila/Mathias Versluis (FIN)

Nella foto Caroline Green/Michael Parsons (USA)

Nella foto Jennifer Janse Van Rensburg/Benjamin Steffan (GER)

Nella foto Mariya Ignateva/Daniil Szemko (HUN)

Nella foto Leia Dozzi/Pietro Papetti (ITA)
