Reduce da una competizione disastrosa nel proprio esito, nel dettaglio il bruciante ventiduesimo posto degli Europei di Tallinn, Kevin Aymoz ha ritrovato il sorriso giusto sul ghiaccio del Forum, aggiudicandosi in rimonta la prova preolimpica.
Quella del pattinatore transalpino è stata una vittoria molto importante, conseguita una volta di più facendo leva sulla qualità del suo pattinaggio, certamente superiore a quella degli atleti in competizione. In effetti in entrambi i segmenti di gara è stato dal punto di vista tecnico inferiore al nostro Memola, riuscendo tuttavia a prevalere grazie alle componenti del programma. Secondo nello short program, pur senza rischiare un salto quadruplo e nonostante un arrivo impreciso nel suo triplo lutz in singolo, l’allievo della nostra Silvia Fontana ha vinto il libero nonostante qualche imprecisione nei salti, ritrovando la via del successo e soprattutto recuperando piena fiducia nelle proprie indubbie capacità. Sarà dunque interessante rivederlo all’opera ai Mondiali di Boston, dove cercherà di salire su quel podio che nel 2023 sfiorò con il suo quarto posto.
Alle sue spalle ha brillato la stella di Nikolaj Memola, fresco reduce dall’eccezionale medaglia d’argento vinta agli Europei: il campione milanese in forza alle Fiamme Oro ha conquistato un probante secondo posto, mostrandosi ancora in buona forma dopo l’evento continentale. Primo nel corto grazie a un perfetto quadruplo lutz e a un altrettanto valido triplo axel, ha eseguito nel libero due quadrupli lutz, uno dei quali in combinazione con il triplo toeloop, e due tripli axel, ma è purtroppo incorso in una caduta sul triplo lutz, riducendo a doppio il seguente nel programma triplo flip. Nonostante ciò l’allievo di mamma Olga Romanova può dirsi pienamente soddisfatto, avendo maturato un’altra importante esperienza sulla via dei prossimi Mondiali, importantissimi perchè qualificativi in vista delle Olimpiadi.
Memola ha confinato sul terzo gradino del podio il giapponese Sota Yamamoto, grande deluso dei propri campionati nazionali conclusi a un modesto decimo posto, non riscattato dal “normale” sesto posto delle Universiadi di Torino. L’allievo a Nagoya della famosa Machiko Yamada, leggendaria allenatrice giapponese ormai ottantunenne, famosa per aver cresciuto e condotto al titolo mondiale le grandissime Midori Ito e Mao Asada, ha sì saputo rimontare nel libero il lettone Denis Vasiljevs, ma la sua prova non è stata certo esente di errori, avendo eseguito solo semplice il triplo axel previsto in combinazione ed essendo caduto sul secondo quadruplo toeloop. Quella di Milano era per lui l’ultima competizione di stagione, così che ora non gli resta che affrontare una lunga serie di spettacoli in Giappone, prima di rimettersi al lavoro in vista di una possibile qualificazione olimpica.
In gara vi era anche il nostro Corey Circelli, ventiduenne italocanadese allenato dal già campione del mondo 1987 Brian Orser, che ha chiuso al settimo posto: penalizzato da uno short negativo, Corey ha incantato con il suo libero sulle note di Rachmaninov, mostrando grande eleganza e ottima espressività, qualità che se verranno ad essere supportate da un ulteriore progresso tecnico potrebbero spalancargli le porte di una convocazione in uno dei grandi appuntamenti internazionali.
La gara delle coppie è stata al quanto deludente dal punto di vista tecnico, ma comunque avvincente dal punto di vista agonistico. In una gara costellata di errori hanno prevalso Rebecca Ghilardi e Filippo Ambrosini, reduce da un Europeo non soddisfacente: la coppia di stanza all’IceLab di Bergamo ha tenuto a distanza la coppia americana, formata dalla statunitense Katie McBeath e dal russo Daniil Parkman, prodotto della scuola dei coniugi Velikhov all’Accademia del pattinaggio di San Pietroburgo.
Il podio è stato completato dal bel terzo posto colto dalla giovane coppia ucraina formata da Sofiia Holichenko/Artyom Darenskiy, binomio che si allena a Dnipro (la ex-Dnepropetrovsk) sotto la guida di Igor Marchenko, che proprio al Forum di Milano, in occasione degli Europei 1998, seppe ottenere in coppia con Yevgeniya Filonenko il miglior risultato della sua carriera con un brillante sesto posto. Gli ucraini, ancora juniores, hanno preceduto i coniugi francesi Kovalyov, Camille e l’ucraino Pavel, apparsi in ripresa dopo un deludente campionato d’Europa, chiuso in nona posizione.
Nella foto Kevin Aymoz (FRA)

Nella foto Corey Circelli (ITA)
