Nella foto Erik Leite (BRA), Juan Rodriguez (ARG) e Franco Mastroianni (ARG)

Grande festa per l’Argentina, quella che si è celebrata nella prova maschile della semifinale delle Artistic International Series di Buenos Aires, in ragione del fatto che due pattinatori biancocelesti sono saliti sul podio e addirittura, il più giovane dei due, è riuscito ad aggiudicarsi il prestigioso successo. Stiamo parlando di Juan Rodriguez, diciottenne nativo di Pigué, cittadina posta nella provincia di Buenos Aires, che con una gara coraggiosa ha colto una grande vittoria giusto all’esordio nella categoria seniores, dopo che ai Mondiali di Rimini era stato quarto tra gli juniores. Seguito dall’esperta allenatrice Gabriela Montecchieri, che nella capitale argentina lo allena nel famoso club polisportivo “El Nacional de Bahia Blanca”, Rodriguez ha dato valore al suo successo, oltrepassando la soglia sempre distintiva dei 200 punti, traguardo riuscito a pochi pattinatori, per lo più italiani e spagnoli. Secondo nello short program, il beniamino del pubblico argentino ha saputo conseguire il successo grazie al primo libero di giornata, in cui ha ottenuto il record nazionale con un valido 129.19.
Nella foto Juan Rodriguez (ARG)

Sulle note di “En Aranjuez Con Tu Amor”, ovvero la versione che il noto gruppo de Il Divo ha realizzato sulla base dell’immortale concerto, ha dapprima esordito con la combinazione triplo flip-triplo toeloop, in cui sull’arrivo ha appoggiato la mano. Successivamente ha continuato con due combinazioni, triplo loop-euler-triplo salchow e triplo flip-loop-euler-triplo salchow, elementi che uniti a un doppio axel e a un triplo loop, atterrato con l’appoggio della mano, gli hanno permesso di raggiungere l’oro, tenendo a distanza il brasiliano Erik Leite.
Nella foto Erik Leite (BRA)

Il ventiduenne di Rio de Janeiro, che per parte di madre ha origini lituane, era reduce da un infortunio che gli aveva consigliato la rinuncia ai Nazionali di Venancio Aires, disputatisi all’inizio di marzo. Solo terzo nel corto, nel libero ha mostrato sì la buona qualità del suo pattinaggio, ma ha dovuro arrendersi al rivale sul piano tecnico: pattinando sullo splendido brano “Rain, in Your Black Eyes” di Ezio Bosso, Erik ha esordito con una bellissima combinazione triplo flip-triplo toeloop, ma successivamente è incorso in due errori, che gli hanno tolto molti punti. Dapprima infatti appoggiava la mano sull’arrivo del triplo loop, peraltro concluso con uno step-out, e successivamente realizzava solo doppio il salchow in successione al triplo flip e all’euler. La combinazione finale doppio axel-triplo toeloop non gli permetteva la completa rimonta, relegandolo al posto d’onore.
Nella foto Franco Mastroianni (ARG)

Grande sconfitto è risultato il ventiduenne argentino Franco Mastroianni, poiché non solo Rodriguez gli ha sottratto i primati del libero e del totale, ma soprattutto ha dovuto abbassare bandiera dopo che nel programma corto si era installato ai vertici della classifica. Purtroppo, nel suo libero basato su musiche dei Pink Floyd, nel dettaglio “Comfortably Numb”, “The Great Gig in the Sky” e “In the Flesh”, dopo la bella combinazione iniziale triplo toeloop-triplo toeloop, eseguiva solo doppi sia il primo loop previsto in combinazione con il triplo salchow, sia quello in singolo, abbandonando in tal modo ogni sogno di gloria. Mastroianni può consolarsi per aver tenuto giù dal podio il venticinquenne tedesco Tim Schubert, pattinatore molto esperto, sempre piazzato ai vertici delle classifiche. Schubert, bronzo ai World Games di Birmingham 2022 in scia a Garcia e Liberatore, è stato uno dei pochi pattinatori europei che hanno effettuato la trasferta transoceanica, nella speranza di ottenere i punti utili per qualificarsi alla finale di giugno in quel di Reggio Emilia. Tale traguardo sarà difficile per il colombiano Deivi Rojas, settimo ai Mondiali di Rimini, ma qui artefice di una prova incolore, che lo ha collocato in penultima posizione.
