Le Artistic International Series 2025 hanno fatto tappa, come tradizione, a Trieste, nel dettaglio ad Opicina, quartiere della città giuliana, dove sorge il Palapikelc, vera culla del pattinaggio artistico italiano. La prova triestina, svoltasi a distanza di un mese da quella di Buenos Aires, è stata la seconda semifinale del circuito internazionale del pattinaggio a rotelle che, sia pur faticosamente, sta sviluppando sempre più una propria identità, in un calendario notoriamente povero come quello internazionale delle rotelle.
Nella foto Madalena Costa (POR)

La grande protagonista della competizione italiana è stata certamente Madalena Costa, il grande talento del rotellismo mondiale, che nell’occasione, alla prima uscita stagionale, ha ritoccato tutti i primati del mondo femminili, facendo meglio, lei ancora junior, non solo del giovane fuoriclasse spagnolo Guillermo Gomez, ma anche dei vincitori delle prove individuali seniores. Madalena, classe 2008 (compirà i 17 anni nel prossimo ottobre, ndr), ha incantato pubblico e addetti ai lavori, mostrando di aver ulteriormente migliorato le sue prestazioni, sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista coreografico. A tale proposito la scelta operata dalla madre-allenatrice Sheila Rodrigues di avvalersi delle coreografie del grande Sandro Guerra si è rivelata vincente, poiché i programmi preparati per lei dall’ex-pattinatore triestino sono risultati due veri gioielli. Nello short, basato sulle note della famosa “Danza delle Ore”, tratta dall’opera “La Gioconda” del compositore cremonese Amilcare Ponchielli, Madalena è stata eccezionale: indossando un vero e proprio tutù da danzatrice classica, che ai più ha ricordato il costume molto simile di Alina Zagitova nel suo libero vincente alle Olimpiadi di PyeongChang del 2018, ha esordito con una splendida combinazione triplo flip-triplo toeloop-doppio loop, per poi proseguire con una sequenza di passi di livello tre, un triplo lutz, un doppio axel preso da posizione d’entrata molto difficile e una combo spin finale, chiusa in posizione Bielmann. Meritatissimo è parso dunque il 95.63 di parziale, ormai non lontano dal primato mondiale maschile di Pau Garcia. Nel libero Sandro Guerra ha sviluppato un tema particolarmente calzante per una ragazza proveniente dalle Azzorre, ovvero quello della “perla dell’oceano Atlantico”, utilizzando come suo solito brani originali e raffinati, come quelli realizzati dalla soprano britannica Grace Davidson, insieme a due validi compositori quali Huw Watkins e Michael Levine. La Costa è stata splendida realizzando una serie di salti davvero inusuale in gara di rotelle: dopo il doppio axel iniziale, ha proseguito con un triplo loop, la combinazione triplo flip-triplo toeloop, la combinazione triplo lutz-triplo toeloop, per chiudere con un triplo lutz e un triplo salchow. Anche in questo segmento inevitabile è stato il record del mondo, nell’occasione fissato a uno strabiliante 159.38, un punteggio da solo superiore a quello che la seconda classificata, la connazionale Rita Azinheira, ha ottenuto nel complesso dei due segmenti di gara. Da segnalare il bronzo dell’olandese Quinty Van Lare, a testimonianza di un lento ma significativo allargamento del quadro delle nazioni partecipanti con successo alle gare internazionali di rotelle.
Nella foto Guillermo Lopez (ESP)

Nella gara juniores maschile si è imposto secondo le previsioni della vigilia Guillermo Lopez, che tuttavia ha dovuto respingere le velleità tecnicamente giustificate del connazionale Unai Cereijo, davvero molto brillante nel libero. Guillermo ha preso la testa nello short dove, sulle note della famosa band Power-Haus, ha impressionato nonostante un errore nella combinazione iniziale, allorchè ha eseguito uno step-out sull’arrivo del triplo loop, unito in sequenza a un triplo lutz e a un doppio toeloop. La qualità del suo doppio axel e del suo triplo lutz in singolo, unita a un pattinaggio davvero brillante gli permetteva di andare al comando con ampio margine. Nel libero il pattinatore iberico non è stato esente da errori, commettendo in particolare uno step-out sull’arrivo del triplo lutz in singolo: anche l’arrivo del triplo toeloop seguito in combinazione a un altro triplo lutz è apparso insicuro, il tutto sulle note di un programma coreograficamente poco convincente, che dopo la ormai “purtroppo” abituale citazione iniziale recitata, propone musiche che sostanzialmente riproducono le “Quattro Stagioni” di Vivaldi in versione moderna. Gomez oltrepassava comunque la soglia dei 160 punti, conseguendo una bellissima vittoria. Da segnalare per i colori italiani il bronzo di Gianmaria Giacomi, rimasto comunque lontano dai punteggi stratosferici degli spagnoli.
Nella foto Alice Pozzobon/Alessio Cocci (ITA)

L’Italia ha gioito per le vittorie nelle due prove di coppia: nelle coppie di artistico hanno trionfato Alice Pozzobon/Alessio Cocci, pattinatori di Anguillara che come la loro compagna di squadra Gioia Fiori, alternano all’impegno sulle rotelle, quello del ghiaccio, tanto da laurearsi quest’anno campioni italiani novice. Nella danza hanno invece trionfato Elisa Cavina/Yuri Allegranti, a rendere ulteriore valore a un vivaio, quello bolognese, inesauribile.
Nella foto Elisa Cavina/Yuri Allegranti (ITA)

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