Grande spettacolo nella competizione di danza andata in scena in occasione della finale delle Artistic International Series di Reggio Emilia, non solo perchè sulla pista del Pala Bigi si sono date battaglia le migliori coppie del panorama internazionale, ma anche perchè la danza a rotelle, soprattutto nel contesto della Style Dance consente di apprezzare il vero spirito della danza, proponendo ritmi che nel ghiaccio, purtroppo, negli ultimi anni sono stati dimenticati a vantaggio di musiche selezionate spesso disordinatamente in base alla decade di composizione.
Nella foto Roberta Sasso/Gherardo Altieri Degrassi (ITA)

Nella Style Dance, questo anno su ritmi propri dello swing, hanno subito preso la testa i due volte campioni del mondo Roberta Sasso/Gherardo Altieri Degrassi, che hanno proposto uno splendido programma basato su quelle immortali musiche di Benny Goodman, che hanno ispirato i film di Fred Astaire e Ginger Rogers. Soprattutto nella parte pattinata sulle note di “Puttin’ on the Ritz”, i due azzurri, finalmente con un costume adeguato allo stile della danza stessa, hanno letteralmente incantato, meritandosi la prima posizione, grazie anche a una pattern, quella dell’Italian Foxtrot, di livello tre. Caterina Artoni e Raoul Allegranti si sono posizionati alle loro spalle con la loro danza basata sulle più note canzoni di Judy Garland: in termini tecnici hanno pagato dazio proprio nella pattern, giudicata solo di livello due, ma anche se più lenti e meno precisi dei rivali hanno fatto valere nei components la maturità espressiva conquistata in anni di partnership, contenendo lo svantaggio.
Nella foto Caterina Artoni/Raoul Allegranti (ITA)

Al terzo posto si sono immediatamente collocati i campioni del mondo juniores del 2023 Maria Munoz/Jeshua Folleco, coppia colombiana destinata ad essere negli anni a venire la principale rivale delle coppie italiane. La loro style dance sulle note di “Sing, Sing, Sing” e di “Cheek to Cheek” è stata molto bella, veloce e ben interpretata, lasciando in molti l’impressione di una sottovalutazione da parte delle giurie. Qualificatisi alla finale grazie alla cosiddetta “Last Chance”, una qualificazione disputata precedentemente alla finale che assegnava wild cards per partecipare alla stessa, gli azzurri Linda Cantalini/Andrea Loguercio si sono sorprendentemente posizionati al quarto posto davanti alla coppia brasiliana di Gabriella Giraldi e Felipe Werle, penalizzati da una caduta rovinosa di Felipe nella sequenza di passi No Hold, costata loro una notevole quantità di punti. Purtroppo per la coppia carioca i problemi sono continuati anche nella loro danza libera, proposta sul brano di Andrea Bocelli “The Prayer”, poiché ancora una volta Felipe cadeva nella sequenza in presa e sbagliava i twizzles. I loro errori finivano per avvantaggiare Cantalini/Loguercio, che su musiche ispirate al mito di Narciso portavano a termine un buon programma, utile a confermare la quarta posizione.
Nella foto Maria Munoz/Jeshua Folleco (COL)

Ancora una volta splendida è stata la prova dei colombiani Munoz/Folleco, che hanno riproposto lo stesso programma vincente dei Mondiali Junior dello scorso anno sulle note del brano “Escrito en las Estrellas”, tratto dal musical spagnolo di grande successo “El Medico”. Sulle musiche del compositore Ivan Macias hanno fornito un’interpretazione convincente, ottenendo tutti livelli quattro, fatta eccezione per lo Stationary Lift, divenuto di livello tre a causa del fatto che nella parte terminale della sua esecuzione i due atleti sono finiti praticamente sopra l’estremità del tappeto delimitante la pista, non completando al meglio l’elemento. Caterina Artoni e Raoul Allegranti hanno conservato il secondo posto con un valido programma sulle musiche di “Notre Dame de Paris”, con il quale hanno difeso il loro piazzamento dall’assalto della coppia colombiana, dalla quale dovranno comunque guardarsi in sede mondiale, se è vero che nel libero il loro punteggio tecnico è stato praticamente identico e che la differenza a livello di score complessivo è stata determinata dalle componenti del programma. Gli azzurri hanno ottenuto un livello quattro in tutti gli elementi tranne che nella Hold Sequence, valutata a livello tre, confermando la loro solidità tecnica. I bolognesi seguiti da Andrea Gandolfi sono comunque, al momento, parsi inferiori a Sasso/Degrassi, che hanno pattinato in modo elegante e appassionato un libero affascinante sul tema di “Exogenesis” dei Muse: è così che i giudizi dei components sempre oltre il 9.00 da parte tutti i giudici sono parsi ampiamente giustificati. Tecnicamente solo la No Hold Sequence circolare è stata giudicata dal pannello di livello tre, ma comunque con GOE da parte dei giudici nettamente positivi. Roberta e Gherardo hanno confermato di essere dei fuoriclasse al pari di una Madalena Costa o di un Guillermo Gomez, pattinatori che per il rotellismo mondiale costituiscono un vero e proprio tesoro da valorizzare il più possibile.
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