Le competizioni individuali dei Campionati Panamericani di Buenos Aires sono state particolarmente combattute e, soprattutto in campo maschile, hanno registrato un buon livello tecnico, con atleti in grado di proporre numerosi salti tripli completi di rotazione.

Nella foto Juan Segundo Rodriguez (ARG)

Foto di Raniero Corbelletti

Alla fine il podio maschile èstato identico a quello della semifinale delle Series svoltasi due mesi prima sempre a Buenos Aires, così che a trionfare è stato il giovanissimo argentino Juan Segundo Rodriguez, che dopo aver vinto lo short, ha confermato la prima posizione nonostante il secondo libero. In tale segmento di gara, il diciottenne argentino ha dovuto difendersi dal ritorno del brasiliano Erik Leite, che si aggiudicava il libero, rimanendo comunque distante da Rodriguez circa 80 centesimi di punto, così da doversi accontentare dell’argento. L’allievo di Gabriela Montecchieri, a fianco della quale, nel kiss&cry si è visto il grande Daniel Arriola, protagonista di epici scontri nella prima decade del nuovo secolo con i nostri leggendari D’Alisera e Riva, ha fatto leva sulle proprie qualità tecniche, contenendo le velleità del rivale, decisamente superiore a livello di components. Sulle note della versione che il noto gruppo de Il Divo ha realizzato del famoso concerto di Aranjuez, Juan nel libero ha appoggiato la mano sull’arrivo della combinazione iniziale triplo lutz-triplo toeloop, eseguendo comunque bene le altre due combinazioni, ovvero quella doppio loop-euler-triplo salchow e quella triplo flip-euler-triplo salchow.

Nella foto EriK Leite (BRA)

Foto di Raniero Corbelletti

Leite dal canto suo, pattinando sul brano di Ezio Bosso “Rain in Your Black Eyes”, pattinava con grande passione un buon programma, con la combinazione iniziale triplo flip-triplo toeloop e con il triplo loop: peccato per uno step-out sull’arrivo del triplo flip posto all’inizio della combinazione con euler e triplo salchow e per l’axel semplice in combinazione con il triplo toeloop. Per il brasiliano vi era la soddisfazione del nuovo record nazionale nel libero, record che anche Rodriguez stabiliva nel libero e nel totale.

Nella foto Franco Mastroianni (ARG)

Foto di Raniero Corbelletti

Il bronzo era appannaggio del veterano Franco Mastroianni, che su musiche dei Pink Floyd eseguiva un buon libero, forte di una bella combinazione iniziale triplo toeloop-triplo toeloop e di una seconda combinazione triplo loop-loop-euler-triplo salchow: peccato che nella seconda parte del suo programma abbia accusato una notevole stanchezza, emersa soprattutto nell’esecuzione lenta delle trottole e nella sequenza di passi. La gara femminile ha visto ancora una volta protagonista in senso negativo la campionessa nazionale brasiliana Laura Olympio che, come nella semifinale delle Series di aprile, ha vinto il corto per poi crollare nel libero, vittima della pressione propria di chi deve confermare il proprio primato. Se ad aprile, alla fine, era stata comunque quarta, pur con il dodicesimo libero, qui è stata sesta con un decimo libero, caratterizzato come ad aprile dalla caduta nei due doppi axel proposti, in uno dei due doppi flip e nelle due trottole. Cinque cadute, contro le quattro di aprile, sono davvero tante per una pattinatrice di esperienza che aspira a un buon piazzamento in sede mondiale.

Nella foto Valentina Longo (ARG)

Foto di Raniero Corbelletti

È così che ad approfittare della situazione è stata l’argentina Valentina Longo, peraltro senza particolari acuti tecnici: seconda nel corto a nove punti dalla Olympio, nel libero ha commesso varie imprecisioni, riuscendo tuttavia in un doppio axel e in un triplo salchow, successivo a un doppio flip e ad un euler, completato però con un evidente step-out. La messicana Lomas, seconda alla fine per meno di un punto, può recriminare, poiché nel suo libero sulle splendide note di “Sheherazade” ha pagato a caro prezzo l’aver eseguito a fine programma la trottola finale a musica terminata, venendo penalizzata. Uno storico bronzo è poi andato al Paraguay, con Zaida Gonzalez, capace di sopravanzare la colombiana Sandra Diaz, già oro agli importantissimi Giochi Panamericani di Santiago del Cile 2023, ma qui in netto ritardo di condizione.

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