La stagione fin qui vittoriosa di Micol Mills e Tommaso Cortini si è arricchita di un nuovo importante alloro, nel momento in cui, in quel di Novara, gli allievi di Cristina Pelli e Patrick Venerucci hanno conquistato il loro secondo titolo di carriera, grazie a una prova che sia pur non perfetta, ha mostrato un progresso di forma indiscusso da parte dei due vicecampioni mondiali.

Nella foto Micol Mills/Tommaso Cortini (ITA)

Foto di Raniero Corbelletti

Dopo essere andati al comando della competizione nello short program, nel libero, proposto su brani del duo tedesco dei Suprhot, i riminesi sono riusciti a consolidare il loro primato, nonostante la caduta di Micol sull’arrivo del doppio axel lanciato. La qualità dei sollevamenti e dei tradizionali elementi di coppia ha fatto la differenza a loro vantaggio, in una competizione che li ha visti respingere le sempre più legittime velleità dei compagni di squadra Angelica Polli/Josè Enrico Inglese, campioni mondiali juniores in carica.

Nella foto Angelica Polli/Josè Enrico Inglese (ITA)

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Angelica e Josè Enrico hanno dimostrato anche in questa occasione la loro solidità nell’esecuzione degli elementi, tanto che nel libero, coreografato sul tema di “Zorro”, pur cadendo anche loro nel doppio axel lanciato, hanno totalizzato praticamente gli stessi punti dei più titolati rivali nei GOE, finendo per abbassare bandiera solo nei components.

Nella foto Gloria Di Bella/Alessandro Bozzini (ITA)

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Per loro vi è stato dunque il secondo posto in entrambi i segmenti di gara, davanti a Gloria Di Bella e Alessandro Bozzini, molto bravi nell’esecuzione del loro libero sulle note di “Dune”, oltre che del famoso brano di Peter Gabriel, “The Feeling Begins”. Nonostante la terza posizione, Gloria e Alessandro, come del resto i bravi Caterina Locuratolo/Jacopo Russo, qui quarti, ma bronzo mondiale in carica, non sono stati convocati per i Mondiali, finendo per essere “dirottati” sugli Europei di Trieste.

Nella foto Caterina Locuratolo/Jacopo Russo (ITA)

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La scelta di non portare a Pechino una terza coppia di artistico andrà quindi ad interrompere una serie di triplette azzurre che dura ormai dal 2015: è impressione diffusa che la scelta dei selezionatori sia da intendersi soprattutto in chiave “politica”, volendo in tal modo lasciare spazio sul podio mondiale ad altre nazioni, così da incentivarle ad insistere nella promozione di una specialità più che mai in crisi di vocazioni. Allo stesso modo Swami Deidda/Riccardo Pizzin, quinti, non avranno la soddisfazione della convocazione agli Europei, pur di fronte alla buona qualità dei due programmi proposti.

Nella foto Swami Deidda/Riccardo Pizzin (ITA)

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