La recente tappa delle World Skate International Series di Trieste, oltre che per gli esiti agonistici delle categorie maggiori, passerà alla storia per la straordinaria prestazione di un’ atleta della categoria youth (corrispondente a quella che in Italia si definisce “jeunesse”), capace di realizzare il record del mondo femminile in due ambiti, ovvero totale e libero, risparmiando, ma è solo questione di tempo, quello dello short: stiamo parlando della quattordicenne portoghese Madalena Costa, nuovo fenomeno del pattinaggio a rotelle mondiale.
A tale proposito, va ricordato che i programmi della categoria youth prevedono a tutti gli effetti lo stesso numero e la stessa tipologia di elementi proposti per le categorie maggiori. L’unica differenza è data dal tempo di esecuzione dei programmi, che per la categoria youth prevede uno short di due minuti e trenta secondi e un libero di quattro minuti, a fronte rispettivamente dei due minuti e quarantacinque secondi e dei quattro minuti e trenta, stabiliti per la categoria senior.
Dunque Madalena, già campionessa europea cadette lo scorso anno ad Andorra, ha legittimamente stabilito i record del mondo sopra ricordati, strappandoli ad un’icona del rotellismo mondiale, qual è la nostra Rebecca Tarlazzi, da poco ritiratasi dalle competizioni. Ricordando che il sistema di punteggio “Roll Art”, chiaramente ispirato a quello del ghiaccio, è entrato in vigore nel 2019, va detto che la Tarlazzi, imbattuta per anni a livello internazionale, aveva conseguito i suoi migliori punteggi in carriera lo scorso a Goettingen, in occasione della finale della World Cup, quando dopo un eccezionale 86.37 nello short, al momento ineguagliato, aveva ottenuto un 131.83 nel libero, per un conseguente totale di 218.20.
Dal canto suo, la giovanissima Madalena, dopo un probante 82.66 nel corto, ha centrato un fenomenale 139.33 nel libero, per un incredibile totale di 221.99, fissando dunque, con questi due ultimi risultati, i nuovi limiti mondiali. A Trieste ha letteralmente dominato la sua categoria, lasciando la seconda classificata, la brava spagnola Paula Roman, ad oltre 80 punti di distanza, superando con il suo solo punteggio libero quello totale della rivale. La portata del suo dominio è data anche dal confronto dei suoi punteggi con quelli delle vincitrici delle categorie maggiori: a livello assoluto la spagnola Aguado non è andata oltre un 164.15 e nelle juniores l’altra iberica Frances si è fermata a un 143.35.
Chiaramente la giovane campionessa portoghese è al momento la miglior pattinatrice del mondo in assoluto, che tuttavia rischiamo di non vedere ai prossimi Mondiali, perché per la categoria youth la rassegna iridata non è prevista e non è certo che l’atleta possa al momento partecipare nella categoria superiore, la junior.
La portoghese, originaria della località di Santa Cruz sull’isola di Madeira, gioiello dell’omonimo arcipelago nell’oceano Atlantico, è allieva di Sheila Rodrigues e spesso è seguita anche dall’ottimo tecnico italiano Massimo Giraldi, un ex-pattinatore capace di medaglie in sede europea e mondiale. A livello tecnico, va detto che padroneggia con sicurezza sia il triplo lutz che il triplo flip ed è in grado di realizzare trottole in posizione Biellmann di straordinaria fattura. A Trieste oltre al triplo lutz, ha eseguito ben tre combinazioni con salti tripli, flip-euler-salchow, salchow-toeloop e flip-toeloop, cadendo inopinatamente nel doppio axel. A livello artistico mostra per logica ancora una certa immaturità, complice anche una coreografia, come quella del suo libero di quest’anno, al quanto discutibile, nel momento in cui risultando pressoché interamente caratterizzata da una serie di parti “parlate”, impedisce all’atleta di assecondare il ritmo e le nuances comunque presenti della musica. Resta il fatto che siamo di fronte a una campionessa dalla classe cristallina, destinata a diventare un simbolo del pattinaggio a rotelle internazionale.
(nella foto Madalena Costa)
