In attesa dello svolgimento ormai imminente della finale delle World Skate International Series, programmata a San Juan, Argentina, la prossima settimana, è giusto tracciare un primo bilancio di una manifestazione che ha raccolto l’eredità dell’Artistic Skating World Cup, andata in scena lo scorso anno.

In effetti, aldilà della bellezza e della qualità agonistica delle gare svoltesi, qualcosa nell’organizzazione del circuito non ha funzionato come ci si attendeva, a partire dal fatto che rispetto alle tre tappe precedenti la finale dello scorso anno, nel dettaglio, Asuncion, Paredes e Trieste, quest’anno si sono avute due sole tappe, Asuncion e Trieste, limitando notevolmente la possibilità di gareggiare e di mettersi in luce a livello internazionale di molti atleti, in tal senso indirettamente penalizzati in termini motivazionali.

A questo si aggiunga che i due eventi di semifinale sopravvissuti hanno ricevuto una visibilità mediatica assolutamente relativa, se si pensa che dell’evento di Trieste, per esempio, non vi era traccia sulla home page del sito ufficiale di World Skate, dove anche cercando attentamente in ogni spazio utile era impossibile reperire non solo i risultati delle gare, ma anche gli opportuni comunicati stampa che in tali contesti, in ogni disciplina sportiva, vengono redatti! Anche sui siti ufficiali delle principali federazioni internazionali, vedi Italia, Spagna, Portogallo, solo per citarne alcune, l’evento non è stato evidenziato a vantaggio delle notizie relative all’hockey su pista. Sperare in una diffusione ulteriore del pattinaggio artistico a rotelle senza un’adeguata copertura degli eventi internazionali più significativi da parte degli stessi organi di stampa ufficiali del rotellismo mondiale è davvero paradossale.

In tal senso crediamo che la formula di gara sia da rendersi più agile, riducendo gli eventi e con loro i tempi di svolgimento delle gare stesse: competizioni più concentrate e qualificate sarebbero certamente più appetibili dai media, così che sarebbe a nostro parere utile escludere dal contesto delle semifinali le categorie giovanili, creando per le stesse altre situazioni agonistiche.

Venendo poi alle gare è stata incredibile la situazione verificatasi a Trieste, allorché la gara delle coppie di artistico seniores è stata annullata, complice il ritiro delle coppie iscritte: per l’Italia si è trattato di un “autogol” colossale, visto che i nostri pattinatori dominano la specialità a livello mondiale da più di trent’anni e che la gara era programmata in Italia. La mancata disputa della stessa ha inoltre aggravato la stagnazione della specialità a livello internazionale, proprio quando in vari paesi si sta tentando di ravvivarla. Tra l’altro, se i regolamenti scritti e diffusi saranno confermati e non elusi tramite inopportuni escamotages, le nostre coppie non avranno la possibilità di cimentarsi nella finale, che diventerà a questo punto una replica della gara andata in scena ad Asuncion, dunque con un livello tecnico non particolarmente alto e adeguato all’evento.

Un vero peccato perché l’occasione sarebbe stata unica per ridare fiato ad un settore boccheggiante come è quello delle coppie. Da ultima, un’annotazione oggettiva in merito all’organizzazione di Trieste, dove anche l’assistenza medica in pista ha lasciato molto a desiderare, se è vero che nel libero della danza junior l’azzurro Emanuele Babuin, caduto rovinosamente, è rimasto a lungo esanime sulla pista senza l’intervento di un’ambulanza, peraltro bloccata nel suo accorrere da auto mal parcheggiate e dunque da rimuovere: tale situazione esecrabile non è dignitosa di un evento di portata mondiale come quello in oggetto, così che per il prossimo anno occorrerà trovare soluzioni logistiche e organizzative più appropriate e professionali.

Lasciate da parte le considerazioni critiche, segnaliamo le liste dei finalisti ammessi alla finale seniores di San Juan:

categoria seniores

uomini

Alessandro Liberatore ITA, Hector Diez ESP, Lucas Yanez ESP, Ivan Perez ESP, Donato Mastroianni ARG, Marco Giustino ITA, Tim Schubert GER, Alex Chimetto ITA, Erik Leite BRA Thiago Tortato BRA

donne

Claudia Aguado ESP, Carla Escrich ESP, Micol Zangoli ITA, Sofia Paronetto ITA, Bianca Ameixeiro BRA, Sandra Diaz COL, Luiza D’Angelo BRA, Yenè Corinna Soro Bonati CIV, Martina Della Chiesa ARG, Mar Cajal ESP.

coppie danza

Martina Nuti/Nicholas Masiero ITA, Caterina Artoni/Raoul Allegranti ITA, Daniela Gerena/Brayan Carreno COL, Gabriella Giraldi/Felipe Werle BRA, Mell Trubat/Arthur Bastos BRA, Paula Aranguren/Miguel Trivino COL, Shao-Jie Lee/Shao-Kuan Lee TPE, Fernanda Maite/Martin Verdejo CHI

coppie artistico

Valentina Botto/Nicolas Cerecedo ARG, Milena Azzara/Esteban Alvarez ARG, Melissa Valdez/Federico Bengolea ARG, Laura Rodriguez/Juan Manuel Lemus COL, Maria Robayo/Deivi Rojas COL, Anahi Saavedra/Paulo Andia BOL

solo dance uomini

Llorenc Alvarez ESP, Mattia Qualizza ITA, Brayan Carreno COL, Nicholas Masiero ITA, Erik Leite BRA, Ot Dalmau ESP, Facundo Javier Nieva ARG, Angel Fernandez ESP, Thiago Tortato BRA, Oliver Martin GBR

solo dance donne

Roberta Sasso ITA, Asya Testoni ITA, Natalia Baldizzone ESP, Gabriella Giraldi BRA, Caterina Artoni ITA, Erika Alarcon PAR, Maria Paulina Perez COL, Bianca Ameixeiro BRA, Elena Fortuny ESP, Leticia Barbosa BRA

(Nella foto Caterina Artoni/Raoul Allegranti ITA)

foto di Raniero Corbelletti
Categorie: Rotelle