Raccontando dei recenti Campionati Panamericani per Nazioni svoltisi a Rionegro, in Colombia, abbiamo riferito del graditissimo ritorno in una gara internazionale di Juan Sebastian Lemus Otalora, bravissimo pattinatore colombiano, capace lo scorso anno di un brillante quinto posto ai World Games di Birmingham, negli Stati Uniti. Dopo quella gara di lui, a livello agonistico, si erano letteralmente perse le tracce, tanto che aveva destato un certo scalpore la sua assenza ai Campionati Mondiali di Buenos Aires.

In realtà le motivazioni che avevano spinto il ventiquattrenne campione sudamericano a rinunciare a tutte le competizioni della seconda parte della stagione erano strettamente legate ad un vero e proprio dramma personale che l’atleta stava vivendo, quello relativo alla malattia incurabile della madre e alla successiva morte della stessa.

Ricordiamo che Juan Sebastian è figlio d’arte: il padre Juan Manuel Lemus e la madre Carolina Otalora, nonché la zia materna Nathaly Otalora, sono stati grandi campioni non solo del pattinaggio ma dell’intero sport colombiano, capaci di raccogliere medaglie e titoli nelle principali manifestazioni in giro per il continente americano e brillanti piazzamenti nelle grandi competizioni internazionali a livello mondiale.

Ricordiamo che nelle coppie di artistico Carolina e Juan Manuel sono stati quarti ai Mondiali di Novara 2016 e due volte quinti ai World Games, nel 2013 a Cali e nel 2017 a Wroclaw. I coniugi Lemus, animati da una passione per il pattinaggio incredibilmente profonda, sono stati artefici di una carriera lunghissima: nata nel 1982 Carolina e nel 1980 Juan Manuel, hanno terminato la loro carriera ufficialmente nel 2021, per dedicarsi completamente all’attività di allenatori di molti atleti e in particolar modo del figlio Juan Sebastian, nato nel 1999 quando i due erano giovanissimi.

La tragedia si è consumata improvvisamente, nel giro di pochi mesi, al rientro dell’intera famiglia dai World Games negli Stati Uniti, svoltisi nel mese di luglio. In effetti Carolina Otalora ha cominciato ad avere malesseri sempre più gravi, che nel momento dei primi riscontri medici sono stati immediatamente classificati come i sintomi di un cancro gastrico incurabile. Pur affrontando con coraggio la malattia Carolina è andata presto peggiorando, tanto che la morte è sopraggiunta lo scorso 12 novembre, al termine di un periodo di cure palliative terminali fortemente volute dall’atleta per contrastare il dolore.

È inutile dire che la famiglia è piombata nella più cupa disperazione, che tuttavia si è andata diradando grazie al ricordo costante di Carolina e della sua passione per lo sport. In tal senso ecco la decisione di Juan Sebastian di tornare al pattinaggio, come quelle inaspettate della zia Nathaly e del papà Juan Manuel di tornare alle gare proprio per onorare la sua memoria.

È così che Juan Manuel, a quarantatre anni, ha trovato una partner nella sua giovane allieva Daniela Rodriguez e si è cimentato in competizione, vincendo la seconda tappa del campionato colombiano in quel di Cali, dove nell’occasione ha sconfitto proprio il figlio Juan Sebastian, in coppia questo con Paulina Ruiz. Zia Nathaly dal canto suo dovrebbe essere riuscita a qualificarsi per i Mondiali di Ibaguè, con il terzo posto nella stessa competizione e il decimo ai Panamericani.

Aldilà comunque del conforto trovato nel pattinaggio, lo sport tanto amato dalla mamma, ha colpito molto i colombiani il coraggio che Juan Sebastian ha piano piano trovato per affrontare la grave perdita, sentimento questo comunicato agli altri con grande sensibilità e dignità, anche volendo in qualche modo dare forza a chi vive situazioni analoghe.

In particolare arrivano dritte al cuore le parole che Juan Sebastian ha idealmente inviato alla madre come una sorta di messaggio di commiato, parole nobili che affidiamo alla sensibilità di chi legge: “Morir hace parte de la belleza natural del ser humano, gracias a ello nuestras vidas son mas valiosas y honarables. Lo mejor que sé hacer con la muerte es tratar de aprovechar la vida. Obsérvame desde donde estés, que te haré una madre muy orgullosa. Siempre viviras en mi!!!!” (“Morire fa parte della bellezza naturale dell’essere umano, grazie ad esso le nostre vite sono più preziose e onorevoli. La cosa migliore che so fare con la morte è cercare di trarre vantaggio dalla vita. Guardami ovunque tu sia, ti renderò una madre molto orgogliosa. Tu vivrai sempre in me!!!!”).

Anche se in ritardo, Doppio Axel invia alla famiglia le più sentite e sincere condoglianze.

Riposa in pace, campionessa.

Nella foto Carolina Otalora/Juan Manuel Lemus COL

Nella foto Paulina Ruiz/Juan Sebastian Lemus COL

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