Cominciata ufficialmente a Lake Placid, la stagione ISU è proseguita ancora negli Stati Uniti e in particolare in quel di Boston, per la precisione a Norwood, cittadina dell’hinterland della grande città del Massachusetts. L’occasione è stata quella della famosa Cranberry Cup, competizione di grandi tradizioni, che si svolge di fatto in due parti, ovvero quella internazionale, inserita nel calendario ISU, e quella nazionale definita open, poiché aperta ad atleti di tutte le età e di tutti i livelli di abilità.
La Cranberry Cup, letteralmente “la coppa del mirtillo rosso”, frutto che di fatto è uno dei simboli del Massachusetts, è a livello organizzativo il fiore all’occhiello del famosissimo Skating Club of Boston, club centenario in cui sono fioriti molti talenti e che nel proprio staff di allenatori vanta grandi nomi del pattinaggio, quali per esempio Yevgeniya Shishkova e Vadim Naumov, coniugi russi che nelle coppie di artistico, solo per citare alcuni loro risultati, vinsero il titolo mondiale a Chiba nel 1994 e l’oro nella prima storica finale del Grand Prix a Parigi nella stagione 95/96.
A Boston lavorano anche Marissa Castelli e Simon Shnapir, che sempre nelle coppie vinsero il bronzo olimpico a Sochi 2014 nella gara a squadre, dopo essere stati bronzo ai Four Continents 2013, e ancora Matt Savoie, pattinatore americano che, settimo alle Olimpiadi di Torino 2006, fu bronzo ai Four Continents 2006 e ai Mondiali junior del 2000.
Insomma un club davvero prestigioso, all’interno del quale si respira l’atmosfera del grande pattinaggio internazionale: è dunque in questo stimolante contesto che hanno gareggiato molti pattinatori emergenti del panorama mondiale, che hanno voluto cominciare qui la loro stagione.
Tra gli uomini si è imposto Mark Gorodnitsky, pattinatore israeliano, nato in Canada da genitori di origini bielorusse, apparso nell’occasione sempre più consistente dal punto di vista tecnico, pur non presentando salti quadrupli. Secondo in entrambi i segmenti di gara ha preceduto il canadese Wesley Chiu, primo nel libero, e lo statunitense Jimmy Ma, primo nello short, mostrandosi pronto a raccogliere l’eredità di due illustri connazionali, quali Aleksey Bychenko, argento europeo nel 2016, e Daniel Samokhin, oro mondiale juniores nello stesso anno. Da segnalare l’ottimo quinto posto del messicano Donovan Carrillo, da anni miglior pattinatore sudamericano, finalmente tornato ad ottimi livelli.
Tra le donne ha invece primeggiato la non ancora diciottenne americana Lindsay Thorngren, bronzo ai Mondiali junior 2022. Allieva di Julia Lautowa, pattinatrice russa che per alcuni anni gareggiò sotto bandiera austriaca e che divenne nota per essere stata la prima moglie dello sfortunato Roman Kostomarov, campione olimpico vittima di gravissimi problemi di salute, ha costruito la sua vittoria nel programma libero, in cui ha ampiamente colmato il distacco di punti che la separava dalla connazionale Ava Ziegler, alla fine seconda. Il podio è stato completato da Kaiya Ruiter, vicecampionessa nazionale canadese lo scorso anno.
CRANBERRY CUP INTERNATIONAL
Norwood, Massachussets, Skating Club of Boston, 11/14.08.23
UOMINI
1. Mark Gorodnitsky ISR 230.99 (2/76.29-2/154.70), 2. Wesley Chiu CAN 230.52 (5/72.33-1/158.19), 3. Jimmy Ma USA 222.49 (1/83.05-3/139.44), 4. Aleksa Rakic CAN 202.82 (7/69.13-4/133.69), 5. Donovan Carrillo MEX 197.52 (8/68.68-5/128.84), 6. Liam Kapeikis USA 193.39 (3/75.71-9/117.68), 7. Daniil Murzin USA 188.40 (12/60.85-6/127.55), 8. Maxim Zharkov USA 187.01 (10/64.48-7/122.53), 9. Will Annis USA 186.95 (4/74.31-13/112.64), 10. Gabriel Blumenthal CAN 182.28 (9/65.22-10/117.06), 11. Georgii Reshtenko CZE 180.60 (6/69.61-14/110.99), 12. Bruce Waddell CAN 179.28 (14/58.72-8/120.56), 13. Joseph Klein USA 177.80 (11/63.95-12/113.85), 14. Lucas Broussard USA 174.31 (13/60.38-11/113.93), 15. Alec Guinzbourg CAN 164.26 (15/57.87-15/106.39), 16. Jackson Ellis CAN 128.91 (17/43.71-16/85.20), 17. Christian Nainer ROU 112.36 (16/45.58-17/66.78).
DONNE
1. Lindsay Thorngren USA 199.16 (2/66.43-1/132.73), 2. Ava Ziegler USA 183.79 (1/68.12-2/115.67), 3. Kaiya Ruiter CAN 164.43 (5/56.19-5/108.24), 4. Elyce Lin-Gracey USA 162.58 (3/58.70-6/103.88), 5. Sonja Hilmer USA 161.40 (8/49.22-3/112.18), 6. Sarah Everhardt USA 161.11 (6/52.38-4/108.73), 7. Clare Seo USA 148.47 (4/56.48-9/91.99), 8. Fiona Bombardier CAN 144.09 (9/48.70-7/95.39), 9. Katherine Medland-Spence CAN 142.28 (10/48.52-8/93.76), 10. Amy Shao Ning Yang CAN 138.22 (7/51.30-10/86.92), 11. Wren Warne-Jacobsen USA 128.87 (11/48.21-14/80.66), 12. Tara Prasad IND 127.28 (15/43.11-11/84.17), 13. Maryn Pierce USA 125.27 (13/44.11-13/81.16), 14. Katherine Karon CAN 125.00 (16/42.95-12/82.05), 15. Natalie Roccatani CAN 124.92 (12/48.19-15/76.73), 16. Ella Chen ISR 115.09 (14/43.45-16/71.64), 17. Amanda Hsu TPE 97.22 (17/38.53-18/58.69), 18. Sophia Dayan ARG 91.37 (18/32.19-17/59.18), Lindsay Wang USA dns.
Nella foto Donovan Carrillo MEX
