La seconda prova delle Artistic International Series è andata in scena, come ormai tradizione, a Trieste, nel dettaglio al Palapikelc di Opicina, quartiere del capoluogo giuliano posto sul confine con la Slovenia. In un contesto territoriale che al pattinaggio artistico mondiale ha dato tantissimo, se solo si pensa a fuoriclasse come Sandro Guerra, Samo Kokorovec e Tanja Romano o a tecnici di incredibile valore quale Mario Vitta, si è assistito ad una competizione di danza di ottimo livello, in cui i bolognesi Caterina Artoni e Raoul Allegranti si sono presi una grande rivincita nei confronti dei campioni del mondo Roberta Sasso/Gherardo Altieri Degrassi, loro che ai Mondiali, causa una disastrosa style dance non erano stati meglio che terzi.
Secondi nel primo segmento di gara, Caterina e Raoul hanno dunque costruito la loro vittoria nella danza libera, basata quest’anno sulle note del noto brano francese “Je Suis Malade”, proposto nella versione realizzata dalla grande Lara Fabian. Gli allievi di Andrea Gandolfi hanno dunque svelato le proprie carte in vista dei prossimi Mondiali di Rimini, pattinando con grande passione un programma davvero competitivo. Nell’economia della gara è vero che hanno tratto indubbio vantaggio da un errore nello Stationary Lift dei rivali, giudicato no-level, ma è anche vero che in due delle tre sequenze di passi erano risultati superiori e che i components sono risultati equivalenti.
Roberta Sasso e Gherardo Altieri Degrassi hanno pagato dunque a caro prezzo il loro errore nel sollevamento conclusivo del loro programma, costruito sul tema dantesco di “Paolo e Francesca”, personaggi simbolo della città di Rimini, prossima sede iridata. Il programma è apparso molto bello anche se, è opinione personale, i due passaggi parlati posti all’inizio e alla fine del programma, appaiono superflui e, in particolar modo quello finale, viene a rompere la magia d’amore che i due campioni vanno a rappresentare in pista con la loro interpretazione.
Avendo già osservato in gara in quel di Brasilia la coppia Giraldi/Werle, quarti agli ultimi Mondiali, è possibile sin da ora affermare che la lotta per il titolo mondiale sarà ancora una volta una questione tutta italiana, immaginando che ai due binomi vincenti a Trieste si possano per logica aggiungere i vicecampioni del mondo Martina Nuti e Nicholas Masiero. Nel frattempo sul terzo gradino del podio dell’appuntamento triestino sono saliti Ilaria Golluscio/Samuele Stasi, danzatori bolognesi compagni di squadra dei vincitori, quarti agli scorsi Europei di Ponte di Legno. Fuori dal podio sono dunque rimaste le coppie straniere, a partire da quella tedesca formata da Lisa Welik/Michael Seeger, ottavi ai Mondiali, bravi a superare la coppia colombiana Sandoval/Mendieta.
Nelle coppie di artistico, assenti purtroppo per problemi fisici i campioni del mondo Esposito/Rossi, si sono imposti i vicecampioni del mondo Micol Mills e Tommaso Cortini, allievi a Rimini di Cristina Pelli e Patrick Venerucci. La prova di Micol e Tommaso è stata di buon livello, ma nel libero non sono mancate alcune rilevanti imprecisioni, poiché dopo un positivo triplo twist e un valido triplo loop lanciato, hanno eseguito solo singolo l’axel, avendo poi problemi nel triplo flip e nella combo spin, trottola nella quale le posizioni camel sono state giudicate no-level. Micol e Tommaso sono comunque molto competitivi e a tutti gli effetti appaiono come l’unica possibile alternativa ai campioni del mondo in carica, nel tentativo di imporsi in quel di Rimini.
Ampiamente secondi sono stati i compagni di allenamento Caterina Locuratolo/Jacopo Russo, vicecampioni d’Europa nella scorsa stagione, apparsi in grande progresso tecnico. Molto staccati, terzi su tre coppie in gara, sono stati gli argentini Carolina Perez/Tomas Esposito, vincitori della tappa di Brasilia e ottavi ai Mondiali: in attesa di vedere in gara le altre coppie argentine e le coppie colombiane, sono loro a rappresentare una possibile alternativa allo strapotere azzurro.
Nella foto Caterina Artoni/Raoul Allegranti (ITA)

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